La Taverna Folle #17: Recensione - Io sono Leggenda di Richard Matheson


Bentornati miei carissimi ospiti, e un caldo benvenuto a chi tra voi si approccia per la prima volta alle porte di questa mia Taverna Folle.
Permettetemi ancora una volta di presentarmi, Io sono il Master Folle, umile Oste di questa locanda e vostro personale accompagnatore per questa serata.
Avrete notato sicuramente appese all’ingresso ed alle finestre trecce d’aglio a decorare i vani di ogni bifora del locale, ma non preoccupatevene troppo, in fondo il vostro Oste vuole solo creare atmosfera per la degustazione di questa sera. 
O forse no?
Orsù non cianciamoci signorie mie e accomodatevi ai tavoli, lasciate che vi porti immantinente la bottiglia di liquore che ho scelto per voi per questa particolare e unica serata, preparatevi a degustare in mia compagnia un whiskey unico e speciale dal nome “Io sono Leggenda”.





Titolo: Io sono Leggenda
Autore: Richard Matheson
Collana: Oscar moderni. Cult
Editore: Mondadori
Genere: Fantascienza - Horror
Pagine: n° 204
Prezzo Cartaceo: € 13,00


Data di pubblicazione: il 01 aprile 2020



Robert Neville è probabilmente l'ultimo uomo vivente sul pianeta... eppure non è solo. Un morbo incurabile ha trasformato uomini, donne e bambini in vampiri assetati di sangue. Di giorno Robert attraversa le rovine della civiltà, seguendo le tracce dei mostri come un cacciatore sulle orme della preda, li studia, sperimenta nuovi modi per sterminarli. Di notte si barrica in casa, assediato dalle creature delle tenebre, e implora che sorga presto il sole... Rovesciando la situazione di Dracula, vampiro nel mondo degli uomini, Matheson immagina un uomo solo in un mondo di creature mostruose, dando vita a uno degli scenari più fortunati della letteratura e del cinema novecentesco. Quello che - con la sua scrittura ossessivamente cristallina, asciutta, ipnotica - Matheson dipinge è un mondo apocalittico, straniato, nel quale ogni valore e ogni certezza vengono stravolti. Chi sono i buoni e chi i cattivi? Ci sono davvero dei buoni e dei cattivi? O ci sono solo eventi e creature che sfuggono alla comprensione razionale e alla catalogazione scientifica? L'orrore, suggerisce Matheson, ci abita accanto. Postfazione di Giancarlo De Cataldo.



Voglio nuovamente ringraziarvi miei cari avventori di essere qui anche per questa sera, a sorseggiare e degustare amabilmente ciò che come oramai consuetudine, mi arrogo il diritto di selezionare per voi.
Avrete capito, dalle mie parole e dai Tumbler già posizionati ai tavoli davanti ai vostri posti, che per questa serata ho scelto di fare un viaggio e portarvi dall’altra parte del mondo per godere di un Whiskey tanto unico quanto caratteristico, e che non importa quante volte verrà reinterpretato, trasposto o copiato, rimarrà l’originale mash dal colore ambrato unico e caratteristico sia per gusto sia per bottiglia.
Per ottenere questa cassa da servirvi in questo giorno miei cari, ho viaggiato decisamente lontano, raggiungendo “la città degli angeli" dove il mio speciale fornitore l’aveva conservata apposta per un’occasione speciale, passando per uno Stato dalle melodie country percepibili fin dall’aereo e dalle “Grandi Montagne Fumose”.
Ho scelto di servirvi questo classico whiskey americano in onore di Robert Neville, un’autentica leggenda, da cui ho rub… ho recuperato, in quanto mio fornitore, la cassa in questione di questo favoloso liquore dal colore dell’ambra datato ben 1954.
Una vera prelibatezza miei carissimi ospiti, vi basta solamente avvicinare il bicchiere che, permettetemi di lustrarmi l’ego con voi per aver estratto dalla mia collezione privata i miei migliori Old Fashioned, ne potrete avvertire immantinete l’aroma di caramello, con una nota di affumicatura di legno d’acero. Un vero capolavoro dei sensi.
Perché di sensi si parla in effetti questa sera. 
Dimenticatevi un Principe di Bell’Air sempre al top della forma e sempre pronto a imbracciare qualsiasi arma a portata di mano, dimenticatevi compagnie di sopravvissuti che fanno gruppo per ridurre il senso di solitudine alienante, dimenticatevi qualsiasi cosa possa essere quel pessimo fondo di bottiglia che stravolge completamente il gusto di questo splendido liquore.
Vi accorgerete fin da subito quanto pregnante è il gusto di questo whiskey al palato non appena ne assaggerete un primo titubante sorso, mentre lo zucchero caramellato vi permeerà la bocca, così come sentirete poco dopo un sentore acre raggiungere le vostre più profonde e nascoste pupille gustative lasciandovi straniti e deliziati allo stesso tempo grazie a quella punta di succo d’arancia centellinata perfettamente per il suo scopo.
Vi bastano pochi sorsi per capire quanto questo liquore merita di essere bevuto in solitario appagamento, assorbendone tutti gli aspetti più profondi e ignorando i più frivoli dettagli.
Ignorate creature al pari di bestie, non dissimili da zombie, che vi rincorrono per qualsivoglia motivo, ignorate discorsi altisonanti come il salvare l’umanità, concentratevi invece ad assaporare questo caramellato whiskey dai toni leggeri di vaniglia e di legno bruciato, scoprendo una forte introspezione in cui è fin troppo facile immedesimarsi e dal cui forse è addirittura troppo difficile staccarsi. 
Un sorso dopo l’altro, un gusto che non stanca ma che anche dopo un singolo assaggio ti porta ad affrontare un viaggio introspettivo più importante forse di quello che potrebbe essere la ricerca di beni per la propria sopravvivenza. 
Le mie parole possono sembrare più strane e folli di quanto già non risultino solitamente, ma ci tengo a non voler rischiare, miei carissimi ospiti, di rovinarvi la degustazione e giungere così come è stato per me ad una piacevolissima conclusione senza accorgermi che in realtà quel tumbler che tenevo in mano era già vuoto chissà da quanto.
Io sono Leggenda”, tre semplici parole che rappresentano il succo più nascosto di tutta l’opera che ne caratterizzano l’animo stesso, che merita in questa nuova traduzione di essere gustato non solo dagli appassionati del genere, ma anche da tutti coloro finora si sono considerati degli astemi del filone.
Voglio concludere miei cari questa oramai interminabile elucubrazione rammentandovi che, qualora lo desideriate, potrete lasciare sulla bacheca di questa bella Taverna Folle qualsiasi commento o suggerimento desideriate e che se ancora non foste sazi o ancora troppo sobri potrete recuperare in qualsiasi momento le precedenti degustazioni a questo LINK.
Anche in questa notte che oramai volge infine al termine permettetemi di chiudere ricordando a voi tutti che sarò sempre a vostra disposizione per cercare di servirvi il meglio tra quelli che sono i boccali della cultura fantasy, dei grandi classici horror o della fantascienza, ma cercando di non tralasciare anche novità di qualsivoglia provenienza; che chissà possano diventare grandi annate in futuro o nella peggior delle situazioni del buon aceto. 
E anche per oggi questo è tutto Signore e Signori, e mentre la Taverna Folle anche per questa notte chiude i suoi battenti, il vostro Oste vi ringrazia per la pazienza e per l'attenzione a lui concessa e vi augura un felice proseguimento di serata; almeno fintanto che le porte non riapriranno per potervi rivedere qui per un nuovo e indimenticabile bicchiere.
Se vi siete persi le precedenti degustazioni non dimenticatevi di recuperarle, perché un buon bicchiere non guasta mai, e per quanto riguarda noi miei cari avventori, vi aspetto sempre alla stessa ora venerdì prossimo.
E non dimenticate: Lasciate che la follia vi inebri.






1 commento

  1. This is nice
    Thank you so much for sharing with us.
    Happy weekend to you

    new post
    https://www.melodyjacob.com/2020/08/name-change-after-marriage-tradition.html

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