La Taverna Folle #24: Recensione - Storie di sfigati che hanno spaccato il mondo di Se i social network fossero sempre esistitiv

 



Bentornati carissimi degustatori e miei assetati ospiti, un nuovo e accogliente benvenuto a voi tutti nella Taverna Folle, aperta per Voi dal vostro umile Master Folle, Oste e proprietario che per voi anche oggi si prodigherà nel prepararvi qualcosa di unico e sublime che riempirà i vostri calici e ristorerà le vostre membra da questa infernale settimana appena trascorsa.
Per questa serata ho preparato un long drink tanto famoso quanto amato, ma al tempo stesso unico ed irripetibile da gustare fino all'ultima goccia.
Accomodatevi or ora miei gentili ospiti in questa Taverna riportata agli antichi fasti del legno caldo e accogliente col suo camino iconicamente acceso per voi, lasciate preoccupazioni e pensieri fuori dalla porta e preparatevi ad assaggiare ciò che il vostro Oste ha pronto per voi: Un fantastico Spritz che porta il nome di "Storie di sfigati che hanno spaccato il mondo".




Titolo: Storie di sfigati che hanno spaccato il mondo
Autore: Se i social network fossero sempre esistiti
Editore: Longanesi
Genere: Humour
Pagine: n° 299
Prezzo Cartaceo:  15,90

Data di pubblicazione: il 7 novembre 2019



Se vai male a scuola, non sei una bellezza, non ci sai fare: sei uno sfigato! Se non guadagni bene, non hai i giri giusti, non la pensi come gli altri: che sfigato! Eppure la Storia racconta un'altra storia: quelli che il mondo chiama «sfigati» sono spesso gli stessi che poi il mondo lo cambiano, lo conquistano, lo sconvolgono. Questo libro mette insieme le vite di 20 celebri Sfigati con la S maiuscola: con Frida scopriremo che non c'è dramma che un bicchiere di tequila non riesca ad alleggerire: insieme a Amy Winehouse impareremo a riscrivere il concetto di loser. perdente. E poi c'è Giacomino Leopardi, la cui memorabile sfiga non gli ha impedito di credere in un'umanità migliore. Tutti i nostri Sfigati sono qui per dirci una cosa: la verità è che sei uno «sfigato» quando sei te stesso invece di essere come il mondo vorrebbe tu fossi. Ma quando incontra il coraggio e il talento, la sfiga perde la sfida. Leggere per credere.




Eccoci qui nuovamente a sorseggiare assieme la scelta del vostro fidato Oste. 
Come avete ben capito ho deciso di farvi assaggiare un long drink tipicamente nostrano, tanto quanto lo sono i creatori della ricetta che sta dietro questo fantastico Spritz. Abbiamo avuto la possibilità già in precedenza di saggiare la bravura e l'esperienza di questo esperto duo con un gustoso quanto indimenticabile set di chupitos, e per questo motivo ho deciso di sfruttare nuovamente le loro competenze per rendervi ancora più rinfrescante e piacevole la fine della settimana.
COSA? Non avete assaggiato i chupitos? Andate SUBITO a recuperarli questo LINK!
Sicuramente molti di voi sono già pronti ad affermare di aver già bevuto più volte questo cocktail, e altrettanti si sentiranno addirittura degli esperti in merito.
Con l'arroganza che caratterizza il vostro Master Folle, posso dichiarare quindi che, se non avete ancora assaggiato QUESTO spritz, non solo non siete esperti di questa bevanda ma anche che siete solo dei dilettanti del cocktail.
Un'affermazione tanto forte quanto d'effetto non credete?
Sicuramente; ma sa ben cosa afferma il vostro Oste, e se come di consueto avrete la pazienza di ascoltarmi fino alla fine vi spiegherò in cosa questa bevanda differisce e risulta unica per chiunque non l'abbia mai saggiata.
Questo specifico cocktail signore e signori miei qui presenti, si presta non solamente per coloro che si sentono esperti del settore, ma anche per tutti coloro che fino ad ora sono stati isolati e ritenuti non capaci o diversamente in grado di uniformarsi al giudizio dei più.
I produttori Francesco e Alessandro hanno lavorato su quelli che sono i più famosi e probabilmente conosciuti ingredienti mai usati per un cocktail con una dovizia di particolari e uno studio degli abbinamenti difficilmente replicabile da altri creatori dello stesso long drink. È sufficiente il primo sorso per sentirsi già ebbri di un'esperienza tanto unica quanto speciale, come se fossimo al tavolo in compagnia di un esperto di bevute come potrebbe essere un tal Bukowski. Ogni sorso mostrerà quella sua frizzantezza tipica rischiarando le membra stanche e ravvivando al tempo stesso corpo e anima. 
Ognuno dei venti sorsi dosati accuratamente in ogni vostro calice vi accompagnerà a scorrere brevemente tra esistenza e leggenda di quegli ingredienti che, come vi menzionavo poco fa, vi appariranno come mai prima d'ora.
Un sorso per il vostro Oste, un sorso per chiunque non ha fiducia in se stesso, un sorso per chiunque non si senta a proprio agio nella collettività, un sorso per chiunque si senta o si sia mai sentito chiamare Sfigato.
Sono sicuro che di fronte al vostro Oste molti di voi affermeranno di non essere mai stati definiti con quel termine o di essere mai stati emarginati in alcun modo; ma il vostro fedele Master Folle sa bene che nel momento in cui lo avete tanto fortemente negato avete rimembrato anche un solo momento in cui vi siete sentiti in quel modo, e con quell'istante nella mente godetevi ancor maggiormente l'ennesima sorsata di questo unico spritz
Ed un sorso dietro l'altro giungiamo infine a veder il fondo del calice, chiaro segnale che anche questa serata è infine volta al termine.
Spero che abbiate capito il motivo dietro al valore della bevanda di questa sera, e spero in cuor di Oste di esser riuscito nell'impresa.
Prima però di chiudere voglio menzionare un paio di dettagli ulteriori che meritano altresì di esser segnalati come aggiunte di pregio che altrimenti rischierebbero di essere tralasciate.
Importante menzionare le etichette create su commissione dei produttori da Marco Pavesi, in grado di rappresentare perfettamente ciò che ogni sorso farà provare all'assaggiatore.
Altrettanto fondamentale non dimenticare quelli che i produttori stessi hanno citato come Sfottotitolo, perfettamente studiate e calcolate per rendere ancor più peculiare l'esperienza degustativa.
Con le labbra ancora frizzanti di un fresco sapore di spritz voglio ringraziarvi per esser giunti fin qui in mia compagnia, nella speranza di avervi rallegrato la serata e di avervi concesso l'ennesima specialissima degustazione unica della Taverna Folle.
Qualora desideriate vi rammento la bacheca qui di seguito qualora desideriate lasciare qualsiasi commento o suggerimento al vostro Oste.
Con un profondo inchino vado quindi a chiudere anche per questa sera le porte della Taverna Folle e spero di rivedervi anche la prossima settimana più assetati di oggi e soprattutto sempre più numerosi.

E non dimenticate: Lasciate che la follia vi inebri.



2 commenti

  1. Recensione molto originale e divertente e titolo molto interessante ;)

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    1. Mi aggrada alquanto che abbiate gradito il servizio degustato di questa sera, mi auguro di ritrovarvi a sorseggiar in questa umile taverna nuovamente.

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