Recensione - Dream Halls di Massimo Prevete


Trama:
Volendo dare ascolto alle voci di corridoio, Richard Neumann era un ragazzo fortunato.
Estremamente fortunato. Almeno, così mormorano alle sue spalle buona parte degli invidiosi concittadini. Il padre è un ricco imprenditore di città, che ha costruito le sue fortune con il sudore della fronte. Chiudendosi a riccio nel suo piccolo mondo caratterizzato da un’unica costante: il lavoro nudo e crudo. E Richard è il classico rampollo di una famiglia che famiglia non era mai stata. Unico erede di quella Phonetic Enthronement che dominava in lungo e in largo sull’economia della metropoli.

Quando Rich si appresta a uscire dal circolo vizioso dell’adolescenza, è ormai un perfetto doppiogiochista di professione. Nel corso degli anni ha imparato a dare alla gente ciò che la gente si aspetta da lui, nascondendo i lati più eccentrici del suo carattere. Ma il vero io di Richard riemerge ogniqualvolta lui ne ha la possibilità, nei meandri della Wonderland che costituisce la forma più immediata e trasgressiva di divertimento a Chromium.

Le sue serate alla Wonderland subiscono però un arresto improvviso. Il morbo sconosciuto che attanaglia la metropoli comincia a mietere vittime su vittime. L’assembramento di magazzini che consentono al giovane di dissolvere in segreto la sua identità in un perverso moto di ribellione vengono minacciati dal propagarsi della patologia. I depositi sono sequestrati dal comune, a causa dell’imminente emergenza sanitaria. Mentre le persone attorno a lui cadono preda di un coma misterioso, l’una dopo l’altra, Richard riesce solo a rabbuiarsi per la perdita del prezioso passatempo.

Come se non bastasse, le novità si accumulano. Sta rientrando a casa dopo aver schivato l’ennesimo tranello del padre, che le prova tutte per renderlo più responsabile – e, soprattutto, meno bisognoso di attenzioni. Richard si consola decidendo di chiudersi nella maestosa sauna della sua palazzina multiaccessoriata. Ecco che si consuma il più classico degli incontri inaspettati: l’impianto è già occupato da qualcun altro, che lo sorprende al momento di introdursi nel vestibolo. Una ragazza con gli occhi da cerbiatto, appena più grande di lui, gli si presenta davanti sorridente e gli rivela il suo nome.

Celine. Celine Neumann.

Piccolo particolare: lui non ha mai avuto una sorella.

Nella testa di Richard c’è spazio per una sola domanda: cosa diamine sta succedendo alla sua vita?

Recensione: 

Ho trovato Dream Hall molto ben scritto, curato non solo nel testo ma anche nella storia. Viene dato molto spazio ai pensieri e ai sentimenti che attanagliano i due protagonisti, Richard e Celine, cosa che ho davvero apprezzato. Richard come personaggio non mi è risultato molto simpatico perchè è insicuro e presuntuoso al tempo stesso, figlio di papà e in parte, passatemi il termine, capriccioso, però è esattamente come deve essere per questo tipo di storia e per il suo vissuto, in fondo se un giorno dal nulla spuntasse fuori una ragazza che afferma di essere mia sorella e del quale mio padre mi ha tenuto all'oscuro nemmeno io spiccherei in simpatia. Celine al contrario mi ha subito affascinata e incuriosita, malgrado sia una manipolatrice in cerca di soldi traspare in lei un bisogno di essere amata e di sentirsi parte di qualcosa. C'è una scena in particolare mentre i due si trovano in piscina, che non vi starò a spoilerare, ma vi dico che mi ha letteralmente catturata. Vi anticipo però che il libro non è auto conclusivo, tutt'altro purtroppo finisce proprio sul più bello. Come mi ha spigato l'autore questo primo volume fa parte di un progetto che lui ha iniziato sette anni fa e serve a gettare le basi per far capire al lettore di cosa si parlerà nei successivi volumi, che dovrebbero essere cinque in totale.

Ringrazio Massimo prevete per aver fornito il materiale.

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