Recensione - Il dolore di prima di Jo Lattari


Titolo: Il dolore di prima
Autore: Jo Lattari
Editore: Castelvecchi
Pagine: 63
Prezzo: Cartaceo € 12,50

A un certo punto della sua vita una ragazza se ne va. Forse parte, forse non parte. Ma il senso è lo stesso, abbandona il luogo in cui la sua vita è cominciata. Lo abbandona, beninteso, senza lasciarlo mai, le origini sono quelle, non se ne scappa, di dosso non si levano. È però compiuto l’essenziale, il distacco, l’assunzione di un punto di vista dal quale guardarsi le spalle. Il dolore di prima è la storia di questo andare via, ovvero di questa presa di coscienza che si è cresciuti, che è arrivata la maturità e che la maturità coincide con la giovinezza: gli anni in cui si ha ancora la forza e il desiderio (soprattutto il desiderio) di farla finita con il dolore che ci ha accompagnati fino a quel punto. Si tratta di un momento forse breve, ma è un momento miracoloso, è costato una fatica sovrumana, congiunge la sofferenza e la liberazione dalla sofferenza. (Dalla prefazione di Franco Cordelli)

Sedetevi.
Rilassatevi.
Inspirate. Espirate. Respirate.
Prendetelo quel libro che vi sta chiamando. Che fate? Non lo sentite? Siete diventati sordi al richiamo della vostra anima? E' lì per voi, non siete voi ad averlo scelto, è stato lui a scegliere voi. Per dirvi tutto quello che avete bisogno di sentirvi dire. E quello che vi dirà, è quanto ha appena detto a me. 
E' arrivato il momento. Ora, è tempo di chiudere i conti col  passato, di perdonare, di crescere, di maturare o, come direbbe un mio carissimo amico, "di elevarci a un livello superiore".
Siete comodi? Appoggiate bene le spalle alla poltrona, assicuratevi che la testa non vi pesi sul collo e iniziate la lettura. 
Vi sembra di essere a teatro vero? Oppure avete l'impressione di sfogliare un dizionario molto particolare? Vi siete già imbattuti in una serie di indicazioni spazio temporali molto sintetiche ma precise; e poi, i personaggi... avete mai trovato, in un libro, la descrizione dei personaggi che  poi incontrerete e conoscerete meglio leggendo, scritta come fosse la definizione di un vocabolo sul dizionario? Sorprendente!!
Ora che riuscite a vedere i luoghi, il tempo e le persone, inizia il dialogo. La sensazione è proprio quella di essere a teatro. Potete sentire la voce di MADRE, quella di FIGLIA, quella di SORELLA, e pure la voce fuori campo, quella dello psicanalista che sembra parlarvi direttamente. Quali domande vi fanno tentennare maggiormente? In quale ruolo vi riconoscete? Qual è il destino che vi è toccato, o che vi siete scelti, in famiglia? Vi siete mai sentiti come Atlante che si portava il peso del mondo sulle spalle? Avete mai pensato di voler essere come loro per paura di non essere come loro? Sì, loro, i vostri genitori... è inevitabile, siete e siamo la loro sintesi... 
"Si sceglie la famiglia in cui nascere, così dicono.
Mi è stato a lungo oscuro per quale ragione io avessi scelto loro.
Mi sembrava un nucleo fortuito, un nodo stretto a caso, un accidente
carico di premesse non buone.
Ora non più.", scrive la Lattari.
Non saprei usare parole migliori di lei, ma gli stessi concetti potrei sottoscriverli. E, credo, ognuno di voi.
E' un dialogo condiviso ma soprattutto interiore quello che ci propone la Lattari, in cui veniamo inevitabilmente coinvolti e che, portandoci in tempi e luoghi diversi, permette di riconoscerci in un vissuto, in un'emozione, in un atteggiamento, in uno stato d'animo, in un senso di colpa o di dovere, in un senso di responsabilità.
Ora però è il momento della verità, che coincide con la maturità: la mia, la sua, la vostra, la nostra nuova vita inizia da adesso, ora che abbiamo visto, ora che abbiamo compreso, ora che abbiamo imparato, ora che ci siamo riconosciuti, ora che ci siamo liberati. Ora che, finalmente, è il nostro tempo da riempire, il nostro cuore ad amare, il nostro cervello a ragionare, la nostra vita a vivere.
Un testo di un'intensità impeccabile! Pensavate che fosse un libricino veloce e facile... 63 pagine, cosa saranno mai? Ma l'apparenza inganna!!! Questo è come il bugiardino che trovate nelle confezioni delle medicine: apparentemente è corto, ma è talmente pieno di vita da non poter permettersi di saltare nemmeno una parola. Ha in sé i principi attivi, le indicazioni e pure le controindicazioni e gli effetti collaterali!!!
Ed ora che avete concluso la lettura, soffermatevi sulla copertina, non vi riconoscete? Non ti riconosci? Sei sempre tu, hai solo cambiato prospettiva: puoi finalmente vedere la tua vita da un punto di vista unico e prezioso, il tuo. Quello che vedi laggiù, anche se sembra una candelina accesa su una torta di compleanno, è il faro... ti indica il porto da cui sei partito insieme alla tua barc a, quella che adesso porti in testa. Non è più pesante, non devi più remare, il tempo della fatica si è compiuto; è lì, sui tuoi capelli, sulla tua testa per ricordarti che d'ora in poi devi solo essere consapevole... Itaca ti ha dato il viaggio, e anche se l'avrai trovata povera non per questo ti avrà deluso. Ed infine osserva la tua schiena: quelle ali che ci hai messo tempo, anni, dolore e vita per costruirle, ora sono pronte. Non ti resta che spiccare il volo. Osa. 

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