Recensione - L'unica cosa che voglio di K.I Lynn



Titolo: L'unica cosa che voglio

Autore: K.I. Lynn

Editore: Newton Compton

Data: 5 Luglio 2019

Genere: contemporary romance

Finale: Autoconclusivo


L’unica cosa che voglio di K.I Lynn è un contemporary romance che racconta un amore proibito sul luogo di lavoro.
Emma Addison lavora come receptionist al Cameo Hotel mentre sta finendo il suo master universitario. Dopo un duro lavoro e tanti sacrifici è pronta a spianare le ali e fare il suo ingresso nel mondo del “business”, quel tanto agognato traguardo che ha conseguito con tenacia e determinazione. 
Finché il signor Gavin Grayson, vice presidente della Cates Corporation (società di consulenza e tecnologia), non arriva al Cameo Hotel e con i suoi modi rudi e arroganti stravolge la “quotidianità” di Emma. Tra esigenze particolari e screzi di ogni genere vedremo la giovane receptionist tirar fuori il suo lato più paziente, pur di accontentare uno dei migliori clienti dell’hotel e un Gavin alquanto determinato e senza scrupoli, pur di avere la donna per la quale prova un’attrazione incomprensibile.
La trama mi ha da subito colpita, non la trovavo scontata, ma purtroppo non è stato così perché di cliché ce ne sono, e anche molti.
L’inizio è molto lento, tanto da risultare pesante visto che non si riesce a capire dove l’autrice voglia andare a parare, se in una storia d’amore (direi più di sesso) o in un remix (mal riuscito) di 50 sfumature. 
La poca caratterizzazione dei personaggi porta il lettore ad allontanarsi dalla storia e non a sentirsi coinvolto, a vivere le emozioni dei protagonisti. 
Il personaggio femminile mi ha delusa. Mi aspettavo una donna combattiva, determinata e perseverante, non una donna che in quattro e quattr’otto si annulla pur di assecondare un uomo che conosce da appena cinque minuti. 
Ho trovato questo passaggio abbastanza contraddittorio da parte dell’autrice, in quanto le prime pagine del libro decantano la perseveranza di questa ragazza, che non ha avuto sconti dalla vita e si è creata il proprio futuro con le sue stesse mani (cosa molto apprezzata), e poi basta un attimo per annullare la sua determinazione, per “annientare” completamente la sua personalità. Sembra quasi che Emma abbia una doppia personalità: nel lavoro costante e tenace, nella vita privata una donna che si lascia trattare come un fazzoletti no usa e getta! 
Immaginavo già dalla trama che la personalità di Gavin sarebbe stata forte, ma mai avrei pensato che sarebbe andata a discapito di quella di Emma. 
Per non parlare di alcune scene che purtroppo neanche i cliché possono prevedere. 
Non è possibile pretendere serietà e coinvolgimento dal lettore, se lo stesso romanzo diventa, in certi episodi, del tutto irreale e a tratti quasi imbarazzante. 
Mi dispiace molto dover scrivere questo, ma non posso fare altrimenti. 
Avrei preferito più cura nei dettagli, più attenzione a certi momenti della storia che, se caratterizzati e accentuati meglio, sarebbero stati davvero fantastici e non un insieme di tante cose che però non seguono lo stesso filo logico.
A malincuore, ma questo per me non è un libro con la L maiuscola e pensò sinceramente che il lettore, essendo in primis un consumatore, abbia il diritto di leggere un libro ben fatto e strutturato, e non una brutta copia di 50 sfumature.
A presto, Anna!!
#prodottofornitoda  #newtoncompton

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