Recensione - Le corna stanno bene su tutto. Ma io stavo meglio senza! di Giulia De Lellis



TITOLO: Le corna stanno bene su tutto. Ma io stavo meglio senza!
AUTORE: Giulia De Lellis
EDITORE: Mondadori Electa
DATA DI PUBBLICAZIONE: 17 settembre 


Quando meno te lo aspetti arriva quella voglia incontrollabile di condividere una storia. Quella storia. Ho fatto un bel respiro…

Scrivere la recensione di questo libro non è semplice; non perché sia un libro mal scritto, anzi la scrittura è quasi impeccabile, con qualche inflessione romana che di certo non stona. La narrazione è fluida, scorrevole, tanto da terminare il romanzo in poche ore.
La vera difficoltà è riuscire a uscire da tutte le emozioni che questo "diario" ti suscita.
Si perché il libro non si presenta come un romanzo, ma assume le tipiche caratteristiche di un diario, quasi a sottolineare l'esigenza da parte della De Lellis di una "valvola di sfogo".
Devo essere sincera, inizialmente ero scettica, dubbiosa, ma poi, pagina dopo pagina, ho capito che questo è un libro che parla di cadute profonde, che quasi ti fanno annegare nella disperazione più totale, ma anche di rinascita, di riscoperta di sé, di un amore che non sempre è destinato a durare, vuoi per egoismo, vuoi per mancanza di complicità, per tantissimi motivi.
Ho apprezzato molto il fatto che non ci sia stata la pretesa di voler spiattellare ai quattro venti quanto accaduto nei minimi dettagli, ma lasciando un velo di mistero, quasi di celata intimità, segno che un amore vero e forte tra i due (non credo ci sia bisogno che io faccia nomi) c'è stato, ma che a volte anche l'amore più bello riserva sorprese poco piacevoli.
Il libro infatti è un saliscendi di emozioni: ci racconta di come possa far male scoprire che l'uomo che ami in realtà non sia la persona che noi crediamo; di come sia facile cadere nella tentazione di riprovarci perché ammettiamolo, quando si ama qualcuno, per quanto male possa averci fatto, non lo si dimentica nel giro di qualche ora, non si dimenticano i momenti passati insieme e soprattutto i sentimenti, che molto spesso ingannano,fanno male, ma il più delle volte ci insegnano che la vita è un'altalena, non per forza scontata e che anche quell'amore, solido all'apparenza, nasconde delle crepe profonde, difficili da colmare.
Non voglio anticiparvi nulla perché credo che il libro meriti di essere assaporato da voi, provando emozioni che ti scombussolano dentro nell'anima.
Leggendolo ho provato un senso di complicità  con la De Lellis che mai avrei pensato di avere.
E' un racconto che ti entra dentro, che ti suscita emozioni forti, a volte contrastanti, che ti fa entrare così in empatia con lei da pensare quasi di averlo subito tu quel tradimento.
E lasciatemi dire che credo che una cosa questo libro la possa insegnare: le corna le possono subire tutte, anche ragazze idolatrate da milioni di persone, ragazze scelte per pubblicizzare prodotti che poi vedremo alla tv girando da un canale all'altro, ragazze che sembrano avere il mondo in mano ma che nella realtà alle corna reagiscono come noi donne comuni, facendogli i vestiti a pezzi nel suo caso
(io avrei fatto peggio).
Ormai viviamo in un mondo in cui tutto ciò che è digitale o "instagrammabile" (passatemi il temine) ci sembra inarrivabile, e lei secondo me ha dimostrato una cosa molto semplice: filtri o non filtri, sempre persone sono.
Mi è piaciuto, molto!
Se volete prendervi qualche ora per voi, beh vi consiglio di leggerlo perché vi farà vivere una miriade di emozioni, non sempre positive, ma un messaggio forte e chiaro ve lo trasmette: essere tradite fa male, distrugge, annienta, ma piano piano il dolore passa e si trasforma in forza, in coraggio.
Ma soprattutto rafforza noi stesse!

Vi lascio un piccolo estratto, che ho amato nella sua semplicità, ma soprattutto nella sua veridicità:

"Il problema, in questo mio amore, è che non sono fiera della persona che sono. Non è questa la donna che voglio essere. Non mi piaccio. Mi guardo allo specchio e non mi riconosco. E anche se lo amo più di ogni altra cosa, anche se preferirei staccarmi un braccio piuttosto che separarmi da lui, è di me stessa che devo occuparmi, perché sono io la prima responsabile di me stessa. Perché questa è la vita vera, non una favola, e qui non c'è nessun uomo che mi possa salvare. Il mio principe sono io".

Quante volte noi donne abbiamo pensato la stessa cosa? Quante??
Credo che il punto vincente di questo libro sia proprio l'essere reale e lo specchio di ciò che molto spesso anche noi donne pensiamo.
CONSIGLIATO!
A presto,
Anna

Nessun commento