Recensione in Ateprima: "La storia del divoratore di corpi" di Francesca Bufera



Buongiorno Tesori! Eccoci di nuovo ad una anteprima esclusivo per voi! Chi tra di voi si ricorda di Clover e del suo attesissimo seguito che abbiamo aspettato con ansia e trepidazione? Ebbene oggi possiamo finalmente dire che forse la nostra autrice italiana di M/M soft, ha forse trovato la sua casa editrice nella nostra ormai famosissima Triskell Edizioni che ci regala un suo racconto, forse non nuovo, ma che speriamo sia l'inizio di una nuova saga!
Sin dal primo libro pubblicato a suo nome, ho sempre ammirato questa autrice, che considero di un carattere unico, sopratutto visto la tenacia dimostrata durante la pubblicazione della saga di Clover.
Capirete quindi molto bene, la felicità che ho provato quando mi è stato proposto di recensire in anteprima questa sua nuova opera!
"La storia del divoratore di corpi" , infatti, è il primo racconto della saga dei " Cacciatori di streghe" e già non vediamo l'ora di poter andare avanti con i prossimi libri!


Titolo:  La storia del divoratore di corpi
Autore: Francesca Bufera
Editore: Triskell edizioni
Genere: Dark Fantasy
Serie: Cacciatori di streghe n.1
Collana: Reserve
Pagine: n°367
Prezzo Ebook: € 4,99
Asin: B084H34QF7

Data di pubblicazione: il 17 Febbraio 2020

Nella città portuale di Novas l’erede della Contea viene ritrovato nel suo letto sotto forma di nient’altro che sangue e ossa, ben spolpate da una qualche forza sovrannaturale. Tutta la città pensa all’opera di una strega: esse sono infatti in quel mondo presenze spaventose e infestanti e i cacciatori di streghe vengono pagati profumatamente per permettere al popolo di liberarsi di tale minaccia. Il Conte di Novas, preoccupato per l’incolumità propria e della sua discendenza rimasta, assolda il figlio di uno dei più grandi cacciatori del territorio, Flevin, morto da poco. Il giovane Iulius, attratto dalla prospettiva di un facile guadagno, accetta così di prendere per la prima volta il posto di suo padre, ignaro però dei tanti segreti che nasconde la città di Novas. Scoprirà presto, infatti, che non si tratta affatto di un omicidio isolato.In lotta per scoprire la verità, Iulius troverà strani alleati, nemici inquietanti e Judd, un guerriero destinato a diventare la sua nemesi, con cui intreccerà un rapporto di profonda rivalità e attrazione.

Il primo libro che apre la saga dei "Cacciatori di streghe" devo dire che è stata una piacevolissima lettura.
Strutturato molto bene e caratterizzato da un ritmo altalenante che alterna punti più lenti ad alcuni più frenetici, la storia si sviluppa molto bene, facendoci dare un primo sguardo a questo molto molto ben articolato creato dall'autrice.
In prima battuta confesso che i nomi scelti a livello geografico mi han fatto sorridere: "Contea del Sapone, delle spezie, etc..." sono nomi quasi infantili ma che in realtà hanno una loro valenza pensando che il tutto è ambientato in un universo fantasy/ medievale in cui ha senso che le regioni prendano il nome dal loro commercio più fiorente ( cosa che però dobbiamo dedurre perché in realtà non sono davvero spiegati nella loro etimologia).
Il libro in sè è davvero molto ben strutturato, pieno di tutto ciò che ci si aspetta da un soft-Fantasy medioevale. La magia non è così preponderante anche se è quasi il personaggio occulto di tutta la trama. 
Bellissimo il personaggio di Iulius, tormentato ma no troppo, pieno di sfiducia nel mondo ma con un cuore tenero come il burro, che non riesce a non fare la cosa giusta anche se il suo cervello gli grida il contrario.
Affascinante anche il personaggio di Judd, una faccia da schiaffi che non sappiamo se adorare per la sua sfacciataggine o temere per la sua sete di sangue e battaglia.
Tenerissima Tamara e ancor più adorabile Adrian che vorremmo davvero proteggere da tutto il mondo che per la loro brevissima vita non ha fatto altro che terrorizzarli e privarli di tutto l'affetto che avrebbero dovuto ricevere.
La trama di fondo parte da un delitto, e la risoluzione, seppur non facile, a volte risulta un pò troppo lenta, soprattutto perchè ci distoglie dalle schermaglie tra i protagonisti che sono la vera e propria calamita di tutto il libro.
Impossibile non fare il parallelismo con il nuovamente estremamente famoso protagonista della saga di Andrzej Sapkowski, che però appare un bellissimo omaggio e nulla di più.
Davvero un libro godibile che consiglio a tutti quelli che hanno già apprezzato il lavoro della autrice grazie a "Clover" e che vogliono godersi nuovamente un libro ben scritto, intrigante ed interessante con il tocco di fantasy che ci piace sempre avere in libri come questo.
Io rimango in attesa del seguito e so già che Francesca Bufera non ci deluderà di certo!

Come sempre...see you on the other side
F.R.

Nessun commento