La Taverna Folle #16: Recensione - Il Dubbio di Signora Morte e altri racconti di Francesco Loretucci


Buonasera miei carissimi avventori, e bentrovati in questa calda e afosa serata nella mia umile Taverna Folle. Come oramai da consuetudine è per me gran gioia potervi accogliere tra queste mura per godere di quel poco di frescura che questi mattoni possono garantirvi. Io sono il vostro Master Folle, vostro Oste e colui che anche per oggi si augura di potervi alleviare pene e dolori di una settimana calda come le lande dell’ade e afosa come il deserto. In questa particolarissima serata ho preparato una degustazione come sempre ricercata e unica, adatta e scelta unicamente per voi. Accomodatevi quindi signori miei, non rimanete sull’uscio al caldo del mondo esterno e affidatevi al vostro umile Oste che prontamente per i miei più cari commensali ha preparato una seducente ed invitante selezione di nove sorbetti alla vodka dai gusti più inebrianti e soddisfacenti.
Lasciate quindi che come ogni sera in mia compagnia vi porga con cura questa selezione nostrana intitolata “ Il Dubbio di Signora Morte e altri racconti”.



Titolo: Il Dubbio di Signora Morte e altri racconti
Autore: Francesco Loretucci
Editore: Horti di Giano
Genere: Narrativa umoristica
Pagine: n° 114
Prezzo Cartaceo:  9,99


Data di pubblicazione: il 18 dicembre 2018

C'è chi ama giocare con la morte, altri preferiscono scherzarci sopra.Questo è il caso di Francesco Loretucci che attraverso interessanti giochi di stile ha raccolto fantasiose storie il cui tema è incentrato sulla nostra nemica numero uno.La Morte, nell’immaginario collettivo, ha da sempre rappresentato quella fase della vita che ogni persona di certo spera di raggiungere il più tardi possibile.La paura di morire è, senza dubbio alcuno, presente in quasi tutte le culture del genere umano. Se cerchi un libro che ti diverta, in cui la figura della morte sappia umanizzarsi, talvolta entrando a diretto contatto con gli altri personaggi "mortali", scendendo anche a patti con questi, "Il dubbio di Signora Morte" fa al caso tuo.Se hai voglia di sperimentare in un unico libro diversi modi per raccontare il modo di agire della la figura della Morte nel suo compito - a volte vissuto con soddisfazione, altre come ingrato dovere -, troverai in questo testo quel che cerchi.Nove racconti tra riflessioni, spunti curiosi e divertimento puro dall'ironico al sarcastico, dal raffinato all'esilarante.Ironizzare sulla Nera Signora è il modo con cui l'autore ha voluto far apparire il sorriso sul volto dei lettori, perché l'humor nero può anche alleggerire lo spirito e far scoprire che esiste anche qualcosa che la Morte può temere: uno iettatore!I proventi dell'autore per sua scelta verranno devoluti interamente alla LAV (Lega Anti Vivisezione).






In questa particolarissima serata miei cari avventori ho deciso di preparare e servire per voi una degustazione particolare e unica. Non badate miei cari della falce tetra e dall’aspetto cupo e quasi vivo appesa al di sopra del camino per l’occasione spento, è solamente un omaggio consegnatomi dalla mia fornitrice di fiducia che per questa giornata mi ha consegnato le materie prime.
Il vassoio che ho deciso di scegliere per la degustazione di questa sera vanta ben nove varianti di sorbetto, preparati con una base di vodka scelta appositamente tra le migliori della mia cantina, e con ingredienti ricercati e particolari, e allo stesso modo squisiti.
Come potrete notare facilmente i sorbetti sono creati in modo tale che il gelo e il gusto della vodka riecheggino fortemente ad ogni assaggio, facendo da tramite per il perfetto abbinamento che di volta in volta si va a provare. 
Sebbene ognuno di questi sorbetti sia unico nel gusto e nel sapore di ogni singolo ingrediente, dalla dolcezza di quello al melone alla fortissima componente profumata e acidula di quello al maracuja; tutti questi dessert rimangono accomunati dalla loro base alla vodka decisamente marcata. 
Il gelo e il senso di freddo tipico delle lande da cui questo liquore prende i natali, è nodo di congiunzione di tutta la piccola confezione di sorbetti, che con cura potete degustare. 
Vi prego al solito di non trarre conclusioni prima del tempo, prima di aver assaggiato tutti i nove gusti portati, ognuno di essi gode di particolarità uniche e speciali che ne enfatizzano e valorizzano il successivo, portandovi con rapidità ad accorgervi che il vassoio di fronte a voi risulta oramai già vuoto. 
Gustare ben nove sorbetti dai gusti più disparati, passando da un classico e agrodolce lime ad un esotico alla papaya, può far temere di guastarsi il palato, ma la chiave unica che li accomuna rende invece possibile goderne con piacere senza sentirsi in alcun modo stanchi o appensantiti.
Non preoccupatevi se di tanto in tanto giungerete tra un cucchiaio e l’altro a notare una figura dalla oscura toga passare nella vostra coda dell’occhio, in quel caso dovrete solo godervi il sorbetto e non farvi distrarre da eventuali messaggi al vostro cellulare.
L’opera è composta per risultare fresca e di facile e piacevole degustazione per tutti, toccando quel gusto umoristico che non cade nel banale o nel nero.
L’autore della ricetta e della scatola che vi ho offerto, lascia trasparire senza orpelli alcuni quelle che sono le proprie emozioni e la propria prospettiva, così come, a mio modesto parere di Oste, dovrebbe essere per una fattura di tale genere.
Potrebbe capitare forse qualche leggera incrinatura o crepa, vuoi nei bicchierini contenenti i sorbetti, vuoi nel vassoio che li sorregge e ne fa da rilegatura, ma posso garantirvi che si tratta indubbiamente di inezie glissabili, che qualora presenti non risulterebbero tali da inficiare il gusto di questo dessert.
 Vi ringrazio miei carissimi ospiti di essere qui ancora e con sommo piacere mi auguro di avervi nuovamente in mia compagnia per la prossima degustazione.
Voglio rammentare a tutti voi che qualora fosse di vostro gradimento potrete lasciare in qualsiasi momento nella bacheca sottostante qualsiasi commento o suggerimento per la vostra Taverna ed il vostro Oste, che già ora anticipatamente vi ringrazia. 
Anche in questo giorno che volge infine al termine permettetemi di chiudere ricordando a voi tutti che sarò sempre a vostra disposizione per cercare di servirvi il meglio tra quelli che sono i boccali della cultura fantasy, dei grandi classici horror o della fantascienza, ma cercando di non tralasciare anche novità di qualsivoglia provenienza; che chissà possano diventare grandi annate in futuro o nella peggior delle situazioni del buon aceto. 
E anche per oggi questo è tutto Signore e Signori, e mentre la Taverna Folle anche per questa notte chiude i suoi battenti, il vostro Oste vi ringrazia per la pazienza e per l'attenzione a lui concessa e vi augura un felice proseguimento di serata; almeno fintanto che le porte non riapriranno per potervi rivedere qui per un nuovo e indimenticabile bicchiere.
Se vi siete persi le precedenti degustazioni non dimenticatevi di recuperarle, perché un buon bicchiere non guasta mai, e per quanto riguarda noi miei cari avventori, vi aspetto sempre alla stessa ora venerdì prossimo.
E non dimenticate: Lasciate che la follia vi inebri.





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