Recensione - La scatola chiusa di Giovanni Anticaglia


Autore: Giovanni Anticaglia
Editore: LuoghInteriori Edizioni
Pagine: 118
Prezzo: Cartaceo € 13,00

Non fate attenzione al modo in cui sta in silenzio, o parla o piange; nemmeno al suo modo di pensare, agire, decidere animato da idee elevate.

Fate attenzione al modo in cui questo romanzo vi guarda. Lo sguardo è tutto. Penetra l’umanità con l’espressione dura di chi vede l’uomo che ha di fronte ridotto in schiavitù.

Anche dopo una pandemia mondiale, anche dopo il Coronavirus, l’uomo è ancora ingabbiato, incapace di esprimere la sua vera natura in un mondo senza limiti e valori.

Fate attenzione perché, scavando ben a fondo nella personalità umana, La scatola chiusa – e voi con lei – rischiate di imbattervi in uno sconosciuto. Un’umanità ignota, che questa storia insegna a leggere per davvero, tra mille possibilità, mille misteri, mille scelte, mille rinunce.
Buongiorno a tutti cari amici e bentrovati. Oggi condivido con voi le suggestioni di una lettura decisamente particolare che ho appena concluso: quella dell'ultimo romanzo di Giovanni Anticaglia, perugino di nascita e pisano di adozione, ingegnere di professione che dal 2011 ha scoperto la passione per la scrittura. Dopo essersi cimentato in racconti e fantasy, con il suo "La scatola chiusa" ha dato vita ad un testo assolutamente unico e difficilmente etichettabile. E' di certo un romanzo, ma come lo stesso autore scrive sulla nella premessa si tratta di un romanzo "un po' di avventura, un po’ psicologico, un po’ fantastico e un po’ noir". Quella che leggiamo in quarta di copertina è peraltro una sinossi assolutamente esoterica del testo, non so se per scelta dell'autore o su suggerimento dell'editore: sta di fatto che la curiosità era molta, ed è stata decisamente, piacevolmente, sorprendentemente appagata.
Giovanni Anticaglia ci racconta la storia di Nicola, un investigatore privato che ha raggiunto la fama per essere riuscito a districare una matassa apparentemente irrisolvibile nell'ambito del commercio automobilistico; single, giovane, vive in un appartamento molto confortevole e supportato dalla tecnologia, che gli permette di proseguire la sua attività anche durante il lockdown imposto dal Coronavirus. E' proprio in quei giorni di clausura forzata, segnati per molti da insicurezze, incertezze, limitazioni e privazioni, che a Nicola arriva una chiamata assolutamente inaspettata: e quello che si prefigurava un periodo difficile, per lui diventa improvvisamente foriero di grandi impegni professionali, ma non solo. Chiuso nel suo appartamento, senza contatto alcuno col mondo esterno, Nicola svolgerà l'incarico assegnatogli in collaborazione con un team di esperti, lavorando a stretto contatto e sinergia in modo particolare con una donna che sta dall'altra parte del mondo: si vedranno, inizieranno a parlare, collaborare e conoscersi, e insieme scopriranno una complicità professionale e personale che li porterà... beh non vi svelo nulla di più altrimenti perdereste il gusto della sorpresa.
Grazie ad un intreccio narrativo suadente, persuasivo e mai noioso, e grazie anche alla fluidità espositiva di Anticaglia, rimarrete certamente colpiti dalla capacità dell'autore di far parlare con voci diverse i profili psicologici dei personaggi: al lettore non rimane che ascoltare. I suoi sono "personaggi specchio": sarà quindi ciascun lettore, riflettendosi e riflettendo, ad interpretarne i messaggi e le emozioni, a seconda del proprio sentire e di quanto quello specchio gli restituirà.
Quello che ne emerge, alla mia lettura, è il ritratto di una società soggiogata dal potere, in modo particolare dai poteri forti, dove a comprare anche la libertà umana è, ancora una volta, il denaro; una società dove la sudditanza diventa una sicurezza, e non importa se si tratti di bieca manipolazione o di agiato schiavismo: quello che conta è rimanere nell'agio, pensando comunque di poter contare sulle vie di fuga che negli anni ci si è costruiti. Una società in cui tutto si può digitalizzare, anche i sentimenti. Una società in cui spesso inconsapevolmente si vive, chiusi in una scatola, come acciughe o cioccolatini: a ognuno il proprio destino.
Infine, in tutto questo, dall'inizio alla fine di questo libro, c'è  un messaggio di luce, che brilla per tutti noi: in una situazione imprevista e imprevedibile che ha portato le persone al distanziamento, e per un periodo anche all'isolamento, obbligando anche i cuori più aridi a riflessioni sul senso della vita, sui propri sentimenti, sulle proprie scelte, il talento di un uomo ha trovato ispirazione. Quel talento che accende la luce nei momenti bui della vita di ognuno di noi.
Grazie Giovanni Anticaglia per avercene fatto dono.



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