Il 27 di Angie. Ottobre: #ItSHalloweenTime

 


Bentornati booklovers al nostro appuntamento fisso: il 27 di Angie.

 

Cominciamo con una domanda fondamentale, visto il periodo: vi state preparando per Halloween? Lo festeggerete? Avete già preparato i dolcetti? Da cosa vi travestite quest’anno?

 

E lo so, visti i tempi, anche solo programmare di festeggiare alcunché sembra pura follia, ma noi non ci arrendiamo e, invece di viaggiare con il corpo, viaggeremo con la mente. Come? Attraverso i libri, ovvio.

 

Ecco perché questa volta vi consiglierò 7 libri da leggere ad Halloween, dalle tinte cupe, con l’ansia che cresce a ogni pagina, i brividi che si propagano e le notti insonni.

 

It’s Halloween Time!

 

1.      Dieci piccoli indiani di Agata Christie: “Dieci persone estranee l'una all'altra sono state invitate a soggiornare in una splendida villa a Nigger Island senza sapere il nome del generoso ospite. Eppure, chi per curiosità, chi per bisogno, chi per opportunità, hanno accettato l'invito. E ora sono lì su quell'isola che sorge dal mare simile a una gigantesca testa di negro che fa rabbrividire soltanto a vederla. Non hanno trovato il padrone di casa ad aspettarli; hanno trovato invece una poesia incorniciata e appesa sopra il caminetto della loro camera. E una voce inumana e penetrante che li accusa di essere tutti assassini. Per gli ospiti intrappolati è l'inizio di un interminabile incubo. Come comincia la poesia? «Dieci piccoli negretti se ne andarono a mangiar: uno fece indigestione, solo nove ne restar.» E come finisce? «Solo il povero negretto in un bosco se ne andò: ad un pino s'impiccò, e nessuno ne restò.» Agata Christie, che si è cimentata più volte con il giallo in ambiente chiuso, con Dieci piccoli indiani, scritto nel 1939, ha sfidato se stessa: dieci assassini, isolati, vittime a loro volta di un assassino invisibile. Un geniale capolavoro dell'impossibile possibile”.Una storia che saprà tenervi con il fiato sospeso, un mistero che sembra non avere spiegazione, un destino che pare essere ineluttabile. Almeno uno dei dieci riuscirà a salvarsi?

 

2.      IT di Stephen King: “A Derry , una piccola cittadina del Maine, l'autunno si è annunciato con una pioggia torrenziale che sembra non finire mai. Per un bambino come George Denbrough, ben coperto dal suo impermeabile giallo, il più grande divertimento è seguire la barchetta di carta che gli ha costruito il fratello maggiore Bill. Ma le strade sono sdrucciolevoli e George rischia di perdere il suo giocattolo, che infatti si infila in un canale di scolo lungo il marciapiede e sparisce nelle viscere della terra. Cercare di recuperarlo è l'ultimo gesto di George: una creatura spaventosa travestita da clown gli strappa un braccio uccidendolo. A combattere IT, il mostro misterioso che prende la forma delle nostre peggiori paure, rimangono Bill e il gruppo di amici con i quali ha fondato il Club dei Perdenti, sette ragazzini capaci di immaginare un mondo senza mostri. Ma IT è un nemico implacabile e per sconfiggerlo i ragazzi devono affrontare prove durissime e rischiare la loro stessa vita. E se l'estate successiva, che li ritrova giovani adulti, sembra quella della sconfitta di IT, i Perdenti sanno di dover fare una promessa: qualunque cosa succeda, torneranno a Derry per combattere ancora”. L’orrore è capace di presentarsi ai tuoi occhi nelle vesti di ciò che temi di più e sconfiggere la paura non è una cosa semplice. Ci si può davvero riuscire insieme? E a quale prezzo?

 

3.      L’incubo di Hill House di Shirley Jackson: “Chiunque abbia visto qualche film del terrore con al centro una costruzione abitata da sinistre presenze si sarà trovato a chiedersi almeno una volta perché le vittime di turno (giovani coppie, gruppi di studenti, scrittori alla vana ricerca di ispirazione) non optino, prima che sia troppo tardi, per la soluzione più semplice – e cioè non escano dalla stessa porta dalla quale sono entrati, allontanandosi senza voltarsi indietro. Bene, a tale domanda, meno oziosa di quanto potrebbe parere, questo romanzo di Shirley Jackson – il suo più noto – fornisce una risposta, forse la prima. Non è infatti la fragile, sola, indifesa Eleanor Vance a scegliere la Casa, dilatando l’esperimento paranormale in cui l’ha coinvolta l’inquietante professor Montague molto oltre i suoi presunti limiti. È piuttosto la Casa – con la sua torre buia, le porte che sembrano aprirsi da sole, le improvvise folate di gelo – a scegliere, per sempre, Eleanor Vance. E a imprigionare insieme a lei il lettore, che tenterà invano di fuggire da una costruzione romanzesca senza crepe, in cui – come ha scritto il più celebre discepolo della Jackson, Stephen King – «ogni svolta porta dritta in un vicolo buio»”. Scappare da un incubo è possibile? A Hill House non sembra proprio. La Casa ti segue, la Casa di imprigiona, la Casa ti vuole e uscirne potrebbe essere più difficile di quanto si immagini.

 

4.      Dracula di Bran Stoker: “Mi stava vicino, lo vedevo da sopra la spalla, ma nello specchio non si rifletteva! In Transilvania per concludere la vendita di una casa londinese al Conte Dracula, discendente di un'antichissima casata locale, il giovane agente immobiliare Jonathan Harker scopre che il suo cliente è una creatura di mistero e orrore... Dracula, archetipo delle infinite storie di vampiri narrate dalla letteratura e dal cinema, mette in scena l'eterna lotta tra il Bene e il Male, ma anche tra la ragione e l'istinto, tra le pulsioni più inconfessabili e il perbenismo non solo vittoriano. Una storia scaturita dall'inconscio ed entrata in tutti i nostri incubi”. Sembrava un compito semplice, di routine, per il giovane Harker, ma l’uomo non aveva messo in conto la natura del suo nuovo cliente, un Conte, sì, ma non solo questo.

 

5.      Frankenstein di Mary Shelley: “Frutto perverso degli esperimenti di uno scienziato "apprendista stregone", espressione di una visione apocalittica della scienza, la creatura di Frankenstein è tuttora la raffigurazione del "mostro" per eccellenza, materializzazione vivente delle nostre paure. Mary Shelley, cresciuta in un ambiente intellettuale di prim'ordine (nell'Inghilterra tra Sette e Ottocento), scrive - ispirandosi ai miti di Faust e Prometeo - uno dei più famosi bestseller di ogni tempo, che fin dal suo apparire (1818) suscita grandissima impressione e scandalo, guadagnandosi migliaia di lettori e rendendo di colpo famoso il nome della sua autrice”. L’estro di una donna che sa raccontare una storia di terrore in un modo diverso, dove alla fine la vera domanda che rimane e alla quale è difficile dare una risposta è: chi è veramente il mostro?

 

6.      Il castello di Otranto di Horace Walpole: “Edito per la prima volta nel 1764, «Il castello di Otranto» è il primo esempio di romanzo gotico. Inaugura quel gusto per un Medioevo notturno e sepolcrale, popolato di terrificanti fantasmi e di eventi prodigiosi che influenzerà profondamente tutta la letteratura europea. Scriveva Walpole: «Le visioni sono sempre state la mia terra e, lungi dall'essere invecchiato abbastanza da questionare sulla loro vacuità, sono prossimo a credere che non ci sia saggezza più grande di scambiare ciò che chiamiamo la realtà della vita con i sogni. Antichi castelli, antichi quadri, antiche storie e le chiacchiere degli anziani ci riportano a vivere in secoli passati che non possono deluderci».”. Un’inquietante profezia popola un antico castello in Italia, la famiglia del principe non è al sicuro, un segreto nascosto troppo a lungo rischia di schiacciarli tutti. Qual è la verità?

 

7.      L’esorcista di William Peter Blatty: “Scritto a partire dallo studio di un caso di possessione diabolica riportato dal «Post» nel 1949, L’esorcista richiese all’autore, William Peter Blatty, una lunga e accurata ricerca sull’argomento: «Penso che il mio inconscio, una volta accumulato tutto il materiale e la fatica necessari, abbia creato la maggior parte della trama, elargendone poco alla volta delle porzioni alla mia coscienza razionale». Pubblicato nel 1971, accolto con un certo scandalo dalla critica, il libro ebbe subito un impressionante successo di vendite; nel ’72, l’autore fu insignito del California Literature Silver Medal Award. Considerato da critici e lettori come uno dei migliori romanzi horror mai scritti, L’esorcista ha venduto circa sei milioni di copie ed è stato tradotto in diciotto lingue”. Una giovane ragazza posseduta, un prete che deve fare di tutto per sconfiggere il Male, una delle storie più terrificanti mai scritte. Prima di iniziarlo, assicuratevi di poterlo reggere.

Siete pronti a vivere questo Halloween di paura? Ecco i miei consigli librosi, ma se ne avete altri, purché siano terrificanti, raccontateceli, siamo curiosi.



1 commento

  1. Dieci piccoli indiani l'ho amato! Gli altri devo ancora leggerli, ma sono fifona... non credo riuscirò a leggerli tutti ahah

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