Review Party - Non credo al lieto fine di Marilena Boccola



Titolo: Non credo al lieto fine
Autore: Marilena Boccola
Editore: Dri Editore
Genere: Contemporaneo
Collana: Books & Love
Pagine: 251
Data di uscita: 26 maggio 2020
Formati disponibili: ebook 2.99/ cartaceo 15,99 € circa

Una scrittrice in cerca del grande amore. Un avvocato disilluso. Un romanzo ancora da scrivere...“Cos’è che fa prendere alle storie d’amore una direzione piuttosto che un’altra?” Nausicaa Bellini cerca di scoprirlo da una vita, con scarsi risultati. I romanzi che ama leggere, e scrivere, hanno tutti una caratteristica in comune: l’assenza del lieto fine.
Ulisse Neri ha potuto sperimentare sulla sua pelle che le donne portano solo guai. E se non avesse così disperatamente bisogno di una baby-sitter per sua figlia, si terrebbe alla massima distanza soprattutto da lei. Si odiano fin dai tempi del liceo… o forse no? È facile dimenticarlo quando entra in gioco una potente attrazione…

Marilena Boccola è un’appassionata lettrice che scrive da sempre per il puro piacere di farlo. Laureatasi a Padova in scienze politiche, vive a Mantova con il marito e due figli e lavora presso una cooperativa sociale che gestisce sevizi per persone con disabilità.
Fin da bambina ha tenuto un diario e negli anni ha scritto diversi racconti, tra cui alcuni per i suoi figli, oltre a pubblicare numerosi romanzi in self e con importanti case editrici
Ha partecipato all’antologia di racconti natalizi Dri Editore ambientati nell’Ottocento inglese dal titolo Regency a Natale.
Matrimonio d’onore è stato il suo primo vero e proprio romance storico, invece Matrimonio d’interesse ne è il seguito, autoconclusivo come il primo.
Positiva e solare, è convinta che la vita ricambi nello stesso modo chi le sorride.


Non fu un bacio a stampo il loro, o meglio, forse voleva esserlo, ma il contatto imprevisto tra le loro bocche, probabilmente, colse alla sprovvista entrambi, perché la breve esitazione che ne seguì fu fatale. Nausicaa dischiuse impercettibilmente le labbra, come per un riflesso condizionato, e lo stesso fece Ulisse; la sua lingua guizzò nella bocca della ragazza solo per un istante, ma fu senza ombra di dubbio un istante di troppo perché, quando si staccarono, Nausicaa era senza fiato e anche l’avvocato sembrava scosso.


«Ma veramente…» abbozzò. Perché continuava a fissarla in quel modo? 
«Siamo fidanzati, in fondo…» lo sentì ridacchiare, mentre le posava le mani sui fianchi per attirarla più vicino a sé. 
Stava compiendo ogni mossa con estrema lentezza, come se volesse darle il tempo di opporsi, mentre gli occhi ridenti non la smettevano un secondo di tenere incatenati i suoi.
«Solo per finta» riuscì a rispondere Nausicaa, seppur con scarsa convinzione. «Anzi, come ti sei permesso di…» provò a obiettare, ma la rabbia che l’aveva animata fino a poco prima sembrava svanita, sostituita da un irresistibile languore. 
«Baciarti?» la interruppe Ulisse. «Non siamo andati poi così male, non trovi?» Le sue labbra erano ormai vicinissime, sul punto di sfiorare le sue. 


«Non voglio che tu esca con il mio socio.»
«E perché mai?» 
Poteva ammettere che era geloso? In fondo che senso aveva quell’assurdo sentimento che si manifestava a tratti? 
«Semplicemente perché non voglio complicazioni» le disse, infine.
«Quindi, visto che sono una tua dipendente, non posso uscire con un tuo amico. È questo che intendi?» lo sfidò.
«Più o meno.»
«Forse ho sbagliato a pensare di poter continuare a lavorare con te dopo…»
«Dopo essere stati a letto assieme?»


Nausicaa e Ulisse: due nomi "importanti", due personaggi mitologici, già misteriosamente legati nella letteratura, anche se nella vita reale questo non sembra affatto corrispondere... In effetti, Nausicaa e Ulisse non potrebbero essere più diversi e lontani: lei è una giovane donna, quasi trentenne, insegnante senza un lavoro stabile, che vive con la madre e scrive romanzi rosa/erotici, sotto lo pseudonimo di Jessica Who; lui è invece un avvocato di successo, che ritorna a Siena con la sua bambina, dopo la brutta esperienza del divorzio. Eppure, le loro strade si erano già incontrate: frequentavano infatti la stessa scuola, ma anche in quel periodo erano in due dimensioni lontane, lui il figo della scuola, lei già perdutamente innamorata di lui, senza poterlo confessare né alla sua migliore amica, "ufficialmente" cotta di lui, né tantomeno allo stesso Ulisse. La vita però fa strani scherzi: Ulisse, una volta rientrato a Siena, si trova nella necessità di trovare una babysitter per la dolcissima Elena, sua figlia, e alle rispettive madri di Nausicaa e Ulisse sembra un'idea proficua per entrambi il combinare che sia proprio lei a prendersi cura della bimba. Dopo un iniziale tentennamento, i due iniziano questo rapporto di lavoro, a cui inevitabilmente, però, iniziano a sovrapporsi altre emozioni, altri ricordi, altri sentimenti...
Mi è piaciuto molto lo stile dell'autrice che, pur mantenendo la narrazione su un piano molto fresco e allegro, porta comunque il lettore a riflettere su condizioni difficili che la vita, purtroppo, spesso presenta. I due protagonisti sono bellissimi, a mio parere. Lei, timida, goffa e pasticciona, ricorda molto Bridget Jones, è facilissimo immaginarla nel suo pigiamone di pile, intenta a scrivere storie d'amore che lei stessa vorrebbe vivere, sprofondata nell'unica dimensione in cui si sente veramente se stessa e apprezzata. Lui a me ha fatto molta tenerezza, è un uomo spezzato dalla brutta esperienza del matrimonio e del divorzio, e quindi comprensibilmente chiuso a qualsiasi tipo di rapporto, ma che, piano piano, ammorbidisce la sua corazza e si lascia sciogliere dalla tenerezza di lei. Il tutto condito dall'innocenza e dalla dolcezza della piccola Elena, immediatamente conquistata dai modi di fare di Nausicaa.

Una storia che conquista pagina dopo pagina... non perdetela!



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