Recensione- La promessa del Principe


Yvette era solo una ragazzina quando ha ricevuto in dono dalla nonna uno strano ciondolo a forma di serpente. Un gioiello misterioso, legato a una promessa che la donna non aveva mai mantenuto.
Dopo dodici anni, Yvette si ritrova sola, divisa tra una sorella capricciosa e un lavoro dequalificante, ma le cose stanno per cambiare…
Vašek ha sempre cercato di rimandare il giorno in cui avrebbe dovuto far fronte ai suoi doveri e onorare la promessa fatta a suo nonno, ma ormai non c’è più tempo. Si ritroverà così a cercare disperatamente la donna a lui destinata per portarla nel suo mondo e farla sua.
Tra intrighi, tradimenti, rapimenti e bugie, riusciranno Yvette e Vašek a suggellare la promessa che lega le due famiglie da generazioni?

RECENSIONE

Avete presente quei film natalizi d’amore con una sfumatura magica che rende tutto speciale e quasi irreale?
Ecco, questo romanzo mi ha ricordato proprio questi film sia per la durata (il tempo di lettura è stato lo stesso della visione di questi film), sia per quell’alone magico che dà quel tocco di romanticismo in cui tutto prende una piega nuova, portando a quel cambiamento che i protagonisti aspettano da tempo, sia per la neve presente in tutta la storia.
“La promessa del Principe” si può quasi definire una favola moderna in cui il Principe trova finalmente la prescelta a lui destinata grazie a un ciondolo legato a una leggenda antica, ancora viva nel cuore del Principato di Stalienich.
La cosa che ho adorato di più di questa storia sono state le descrizioni del luogo e del castello, tanto da non credere che si stia parlando di un paese totalmente inventato, mentre ciò che mi è dispiaciuto è la velocità degli avvenimenti e che solo alla fine ottengono tutti una spiegazione.
Il romanzo è scritto in terza persona. Questo permette al lettore di conoscere ciò che pensano tutti i personaggi e a volte cosa si cela dietro a una bugia o a un comportamento frainteso, come l’impazienza e la frustrazione di Vasek che nascondono le pressioni a cui è sottoposto per via della sua posizione sociale, oppure la ritrosia e la codardia di Yvette che nasconde una profonda mancanza di autostima legata al suo aspetto e alla sorella di cui è succube, tanto che non riesce mai a dire di no. Senza contare le mille bugie di Gisèle, che mi ha fatto ringraziare di essere figlia unica.
Tutti i personaggi sono ben descritti, anche se avrei voluto leggere di un incontro con il nonno di Vasek.
Nell’insieme è una lettura leggera, romantica (con scene hot) e magica, da leggere di sera al posto di vedere un film.

#Prodottofornitoda #Josephine

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