Buon venerdì, tesori librosi 💜
Un'altra settimana sta per finire, e un nuovo weekend comincerà tra poche ore 😍 Ma prima di dedicarci al riposo e al divertimento, possiamo goderci un'ultima tappa del Blog Tour dedicato a L'Unicorno Nero, il nuovo urban fantasy della mia amica e collega Ilaria Vecchietti 💖
Mercoledì abbiamo parlato delle ambientanzioni e del sistema magico su cui la storia si basa (se vi siete persi l'articolo, correte a recuperarlo!), mentre spero che ieri abbiate letto l'intervento di Stefania a proposito dei personaggi.
Ora, come promesso, è il momento di ascoltare direttamente la voce dell'autrice 💗
Ciao, Ilaria! Grazie di cuore per essere qui e per avere accettato di fare due chiacchiere a proposito del tuo ultimo romanzo!
Cominciamo? ;)
Buongiorno Elisa, grazie a te per ospitarmi e darmi la possibilità di far conoscere il mio libro 😊
L’Unicorno Nero è il primo volume di una trilogia che si intitola Anime Predestinate: quello delle anime gemelle è un concetto molto comune nel fantasy e nel genere romance, ma vorrei chiederti se l’hai adottato appunto “solo” come un tropo narrativo… o se credi che l’anima gemella possa esistere davvero.
In L’Unicorno Nero il tema delle anime predestinate non nasce solo come scelta narrativa, ma affonda le radici in una convinzione più intima. Non credo all’anima gemella come figura perfetta e l’amore “definitivo” (se così posso definirlo), bensì nel fatto che, nel corso della vita, possiamo incontrare persone che entrano in sintonia con noi in modo unico, come se qualcosa – dentro di noi – le riconoscesse ancor prima della mente.
Per me l’anima gemella non è quella che completa, ma quella che rivela: che fa emergere ciò che era sopito, che ti mette di fronte ai tuoi lati più fragili o oscuri e ti costringe a scegliere se restare nella zona di comfort o affrontare la trasformazione.
Scrivendo la trilogia, ho avvertito le anime predestinate non come destini che combaciano senza difficoltà, ma come incontri che deviano il corso dell’esistenza, anche quando sono complessi, imperfetti o dolorosi. Più che anime gemelle, credo nelle anime catalizzatrici. E talvolta è proprio attraverso il conflitto, la lontananza o persino il sacrificio che avviene quel riconoscimento.
Dunque sì, è un elemento narrativo, ma perché credo davvero che esistano legami che sfuggono alla logica e che semplicemente si sentono. Ed è quel tipo di legame che, nel romanzo, spinge i protagonisti a sfidare non solo il destino, ma soprattutto loro stessi.
Leggendo il tuo libro mi è parso inoltre di capire che tra i personaggi esista una sorta di attrazione energetica: le creature sovrannaturali spesso si trovano senza essersi cercate, come se fossero inconsciamente attirate da chi è come loro. E’ corretto?
Sì, è corretto. Nel romanzo l’attrazione tra i personaggi non è soltanto fisica o emotiva, ma energetica. Le creature sovrannaturali percepiscono ciò che le accomuna ancora prima di esserne consapevoli: è un richiamo antico, istintivo, che le connette al di là delle parole e delle intenzioni.
Non si cercano, eppure si trovano. Non si comprendono subito, eppure si riconoscono.
Per me questa attrazione inconscia rappresenta il modo in cui la natura interiore – umana o sovrannaturale – tende verso ciò che le somiglia, o che la completa. È un magnetismo che nasce da una ferita, da un potere celato o da un vuoto, e che spinge i personaggi a convergere anche quando l’incontro potrebbe rivelarsi pericoloso. Non accade solo tra i protagonisti, Ileana e Mirko, ma anche tra Laura e Filippo. E vi anticipo che quest’ultimo tornerà nel secondo volume. In quale ruolo – alleato o avversario – lo scoprirete😉
Nel mondo di Anime Predestinate, le anime affini si attirano perché portano dentro la stessa vibrazione, la stessa luce… o la stessa ombra. Ed è proprio questo legame energetico, spesso difficile da comprendere, a orientare molte delle scelte che compiono nel corso della storia.
Passiamo ora ai personaggi, perché anche loro sono stati invitati a partecipare a questa intervista! Facciamo un gioco, ti va? Se Ileana, la protagonista, dovesse descrivere Samonio (il villain) con tre parole, cosa direbbe?
Sono Ileana. Piacere di conoscervi.
Come descriverei Samonio? Seduttore. Imperscrutabile. Inesorabile.
Seduttore, perché sa insinuarsi nei pensieri e nelle fragilità, non solo con il fascino, ma con la promessa di potere o di comprensione.
Imperscrutabile, perché i suoi intenti restano avvolti nell’ombra; forse perché neppure lui si renda conto di essere, in fondo, una vittima.
E inesorabile, perché niente lo ferma. Né l’amore, né il dolore, né la memoria. Quando decide che qualcosa gli appartiene – che sia un potere, un segreto o un’anima - continuerà a inseguirla fino all’ultimo respiro. Come aprire quella maledetta cripta!
Naturalmente ti faccio la stessa domanda anche dal punto di vista di Samonio: come descriverebbe Ileana?
Che singolare situazione. Sono ospite di un blog, io, l’antagonista del romanzo, pensavo che tutti mi odiassero e temessero.
(Samonio inclina il capo, un sorriso appena accennato sulle labbra.)
Ileana? Tre parole? Curiosa. Incandescente. Pericolosa.
Curiosa, perché non smette di cercare risposte, anche quando sa che potrebbero distruggerla. È attratta dall’abisso tanto quanto lo teme, e questo la rende irresistibilmente interessante.
Incandescente, perché la sua luce non è quieta: brucia, consuma, rischia di incendiare ciò che sfiora. Talvolta dimentica che una fiamma, per vivere, ha bisogno anche del buio.
E pericolosa, perché porta dentro una forza che ancora non conosce. Quando la scoprirà, potrebbe essere troppo tardi, per me, ma anche per lei e per chi le sta accanto. So che nel secondo romanzo commetterà tante belle azioni. Verona sanguinerà ancora.
(Poi tace, come se avesse già concesso più del dovuto)
E tu, invece? Cosa senti di dire sui personaggi principali del romanzo? Da te mi aspetto un’opinione più oggettiva ;)
Parlando in modo oggettivo, credo che i personaggi principali si definiscano soprattutto attraverso le loro fragilità. Non sono eroi perfetti, ma esseri sospesi tra ciò che sono e ciò che potrebbero diventare. È proprio in quella tensione che si manifesta la loro forza.
Ileana rappresenta la luce che tenta di resistere al buio, ai propri impulsi e alla natura che la trascina verso qualcosa di più grande e incontrollabile. È istintiva, animata da un profondo desiderio di protezione, ma spesso paga il prezzo delle sue scelte. Il suo potenziale è immenso, ma ancora in parte celato, persino a lei stessa.
Samonio, al contrario, incarna il caos. Non è malvagio per natura (o almeno, non soltanto per quello), ma la sua visione del mondo è stata plasmata da decisioni, sofferenza e solitudine. Non aspira a distruggere, quanto piuttosto a controllare. O, forse, semplicemente a evitare di essere distrutto.
Tra tutti, ammetto di avere provato un grande amore per Laura, la migliore amica di Ileana. Ho l’impressione che le due ragazze si completino a vicenda: dove Ileana è più determinata ma, forse, un po’ troppo rigida, Laura vede le sfumature grigie tra il bianco e il nero. Dove Laura tende a essere insicura, Ileana la sprona ad avere fiducia in sé stessa e a tirare fuori la sua vera forza. Dove Ileana ha qualche problema a esprimere i suoi sentimenti, Laura riesce a comprenderla senza parole.
Questa differenza tra loro è stata voluta oppure è scaturita da sé mentre scrivevi il personaggio di Laura? Da dove ti è venuta l’ispirazione?
Devo ammetterlo: anch’io nutro un affetto speciale per Laura. È un personaggio che è cresciuto quasi in punta di piedi, ma che alla fine è diventata fondamentale per l’equilibrio emotivo della storia.
La differenza tra lei e Ileana è stata voluta, ma solo in parte. All’inizio desideravo creare una figura in contrasto con la determinazione e il rigore di Ileana, qualcuno che le ricordasse che non tutto è bianco o nero. Ma poi, scrivendo, Laura ha iniziato a muoversi da sola (come accade, alla fine, a tutti i miei personaggi). Non è rimasta soltanto la voce della sensibilità: è diventata la dimostrazione che anche la fragilità può essere una forma di forza.
Dove Ileana agisce d’impulso, Laura osserva. Dove Ileana combatte, Laura comprende. Non è più soltanto la migliore amica: è lo specchio emotivo, il punto di equilibrio.
Ed è proprio per questo tra loro esiste quel tipo di legame che non ha bisogno di parole. Laura riesce a “sentire” Ileana anche quando lei non si permette di mostrarsi.
L’ispirazione per il personaggio nasce da un concetto semplice: a volte non è l’eroe a salvare il mondo, ma chi sa tenergli la mano nel momento giusto. Laura non è solo portatrice di un potere magico: sa creare spazio. E in quel silenzio permette all’altro di ritrovarsi. È quel tipo di persona che, senza rumore, può cambiare un destino… e lo farò ancora anche nel secondo romanzo.
Infine, non posso non chiederti qualche anticipazione sul secondo libro.
Posso dire che il secondo libro sarà più oscuro, più intenso e, soprattutto, più intimo.
Se nel primo volume i personaggi imparano a conoscersi e a riconoscere ciò che li lega, nel secondo saranno costretti a confrontarsi con ciò che li divide.
Emergeranno verità rimaste nell’ombra, e non tutte saranno facili da accettare.
Ci saranno nuovi ingressi, vecchi ritorni e legami che cambieranno forma. Non necessariamente si spezzeranno, ma di certo non saranno più gli stessi.
La luce e l’ombra, questa volta, non si scontreranno: si toccheranno.
Il viaggio diventerà più interiore, soprattutto per Ileana, forse quella che verrà messa più duramente alla prova.
Il passato di alcuni personaggi – finora appena accennato – si rivelerà essere un tassello fondamentale per comprendere ciò che sta per arrivare.
E sì, posso anticipare che una scelta d’amore avrà conseguenze molto più grandi di quanto i protagonisti possano immaginare, perché nel secondo volume non si combatterà solo contro ciò che fa paura, ma, come aveva avvertito Gilbert, la Stella del Mattino.
E come ha accennato Samonio poco fa: Verona non ha ancora smesso di sanguinare.
Ti ringrazio ancora tantissimo, e grazie anche a Ileana e Samonio per essere stati con noi :)
Alla prossima! Buona fortuna per il romanzo... E mi raccomando, stai attenta ai vampiri!
Grazie Elisa, per questo spazio e per le domande così profonde e stimolanti. Mi sono davvero divertita.
Ileana vi saluta con un cenno serio, ma potete star certi che continuerà a lottare.
Samonio… beh, ha sorriso. E non sono sicura che sia un buon segno.
Alla prossima e grazie di cuore per il sostegno!
Prometto che cercherò di non farvi mordere… anche se, conoscendo i miei personaggi, non posso garantirlo. 😉
Allora??? Cosa ne pensate di Ilaria e dei suoi personaggi? A me sembrano davvero tanto, tanto interessanti!
Lo ammetto, questo libro mi sta particolarmente a cuore 💝 Perché è stato scritto da una delle mie più care amiche, perché ho avuto l'opportunità di curarne l'editing e di vederlo crescere... Ma soprattutto perché, al netto del coinvolgimento personale, mi ha fatta sognare. Riportandomi in quel mondo pieno di avventura, dove tutto possibile, che a volte rischiamo di dimenticare a causa della vita di ogni giorno. Eppure è sempre lì che ci aspetta, nella fantasia. I romanzi come questo sono un ottimo portale per raggiungerlo ✨
Quindi vi consiglio di correre subito ad acquistare la vostra copia. Qui potete trovare il cartaceo, e qui la versione in digitale 😉
E mi raccomando, non perdetevi il Review Party della prossima settimana, grazie al quale potremo parlare di ogni sfaccettatura della storia 😍
Intanto, vi auguro un weekend felice ed emozionante. Stay bookish!
Elisa 🦋
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