Recensione - La stanza delle farfalle di Lucinda Riley

Ciao a tutte, carissime lettrici! Non vi nascondo la mia emozione per questa nuova collaborazione… Per la mia prima recensione, ho scelto di parlarvi de “La stanza delle farfalle”, l’ultimo libro di Lucinda Riley, un’autrice a me cara che ho scoperto non troppo tempo fa, ma che ho “recuperato” quasi per intero! Vi dico subito che questo libro mi è piaciuto molto, la mole non è enorme (597 pagine) e la scrittura della Riley è, a mio avviso, molto fluida e godibile. Io leggo abbastanza velocemente, e l’ho finito in 4 ore circa.

Il libro è incentrato sulla figura di Posy, un’arzilla settantenne che, dopo aver seguito per molti anni suo marito in giro per il mondo, dopo la sua morte torna a vivere ad Admiral House, una bellissima proprietà di famiglia nel Suffolk, che Posy ha sempre amato perché racchiude tutti i ricordi della sua infanzia, in particolare del suo adorato papà, purtroppo scomparso in guerra quando lei era ancora piccola. Il rapporto con Maman è invece di tutt'altro genere: freddo e distaccato da bambina, un frettoloso e saltuario scambio di poche righe da adulta. Grazie alle descrizioni dell’autrice, scopriremo ed ameremo anche la figura della nonna di Posy, Daisy, che con la sua saggezza e il suo grande affetto riuscirà a farle superare il dolore per la morte del padre e per l’assenza della madre – una figura che ci lascia già intravedere come Posy diventerà in età avanzata: una donna sicura, affettuosa, sempre presente per i suoi figli, punto di riferimento e porto sicuro per tutti i membri della sua famiglia (allargata da nuore e nipoti – legittimi ed acquisiti - e inquilini “per caso”, che la adoreranno tutti). Vivremo con Posy gli anni del college e l’incontro con il suo vero amore, Freddie, un giovane bello, galante, gentile. Nonostante la forza del loro amore, all'improvviso Freddie però la lascia, senza spiegazioni, proprio il giorno dopo averle chiesto di sposarlo. È questo il segreto che percorre e pervade l’intero libro, un segreto di cui Freddie potrà liberarsi solamente dopo 50 anni, quando lui e Posy si ritroveranno e scopriranno che i loro sentimenti non sono cambiati; decideranno, stavolta, di affrontare insieme tutto quello che la vita riserverà loro, nel bene e nel male. 

Impressioni: 
Quello che mi affascina in tutti i libri di Lucinda Riley è la sua capacità di fondere passato e presente nel corso della narrazione, di fornire premesse senza svelare il clou del mistero, senza tuttavia togliere fluidità alla narrazione, lasciando quindi la suspense nel lettore fino alle ultime pagine. Le sue storie d’amore sono pressoché indimenticabili, e la dolcezza delle sue storie rimane impressa a lungo. I personaggi sono tanti e tutti ben caratterizzati, così come le loro storie personali e di coppia. Di ognuno l’autrice riesce a delineare il carattere, le paure e le speranze, attraverso la narrazione delle loro storie, magistralmente intrecciate. È un libro che sicuramente consiglio, a mio parere fino ad ora uno dei migliori di questa scrittrice.
Buona lettura a tutte! :)
A presto, 
The Nightreader

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