Non ne avevo mai letto uno e vi devo confessare che ho evitato di leggere la sera, perché sono una fifona.
Devo ammettere che man mano che la storia entra nel vivo si sente tantissimo la tensione salire.
Come sempre, Aurora ha una capacità narrativa davvero incredibile, riesce a far immergere il lettore nella storia fin da subito.
La protagonista, Renèe, viene trovata da una suora mentre vaga per strada. Non sa chi é, né da dove viene. Nemmeno le ricerche che vengono fatte poco dopo il suo ritrovamento portano a qualche risultato.
Così la ragazza cresce in un convento. Adora stare lì e non ha mai pensato di andarsene. Tutto procede alla normalità, finchè una sera, dopo aver accolto un gatto nero dai grandi occhi gialli, inizia ad avere degli incubi davvero inquietanti.
Non me la sento di svelarvi nulla di questo romanzo, proprio perché voglio che viviate le mie stesse emozioni.
Le descrizioni sono davvero impressionanti, i dettagli rendono vivide le immagini... sono rimasta davvero senza parole. Non mi aspettavo il primo sogno così all'improvviso e così cruento.
Ecco, un altro aspetto del romanzo è il modo nudo e crudo di narrare certe cose. L'autrice non ci gira attorno. Va dritta al punto, rende crudeli le altre persone che popolano il passato di Renèe. E tu, lettore, sei inerme e impotente di fronte a tutto ciò che succede!
Sensazione davvero poco piacevole.
Cosa succederà alla protaginista? Quelli che vive sono solo sogni o molto di più? Per scoprirlo non dovete far altro che leggere questo romanzo!
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