Non è passato molto dalla conclusione della sua ultima
trilogia che ecco già di ritorno il Re.
Deciso a proseguire con la sua raccolta di thriller, Stephen
King scrive The Outsider, libro il
cui mistero sembra destinato a non essere svelato.
Terry Maitland, stimato professore di inglese ed allenatore
di baseball e football, viene accusato del brutale ed efferato omicidio di un
bambino.
Condannato alla gogna mediatica assieme alla famiglia,
all’umiliazione e all’odio della comunità che fino ad allora lo aveva amato,
deve ripulire il suo nome e dimostrare la sua innocenza.
In effetti molte sono le circostanze inspiegabili e i
comportamenti strani tenuti da Maitland che la polizia non riesce a spiegarsi.
Brancolando nel buio, incapace di porre una parola “fine”
sul caso costellato ormai dal caos, c’è chi non si dà pace per trovare e unire tutti i pezzi del
puzzle più intricato che abbia mai visto.
Cosa è davvero successo? Chi ha ucciso quel bambino? Perché
Terry ne sembra direttamente coinvolto?
Sono queste le domande che legano tutta la trama.
Il libro si apre come un normale giallo o thriller: un
sospettato viene arrestato e il lettore assiste all’interrogatorio. In questo
caso King ci permette di leggere direttamente i vari verbali dei testimoni, che
si alternano alle vicende narrate creando non solo trepidazione, ma anche un
quadro più chiaro di cosa ha portato la polizia ad arrestare l’irreprensibile
Terry Maitland.
Prosegue poi come un qualsiasi altro romanzo di questo
genere per diversi capitoli e ci fa conoscere così i personaggi, ci permette di
entrare nella mente di tutti loro, dei detective che hanno indagato sul caso,
della moglie di Terry che non si capacita di come sia potuto accadere e dello
stesso Terry che non ha intenzione di arrendersi senza lottare.
Poi pian piano iniziano i dubbi, i sospetti che qualcosa non
sia andato esattamente come doveva andare.
Ed ecco che King ritorna ad essere se stesso, ecco che
finalmente compare il paranormale.
Qualcosa di peggiore di un pedofilo assassino ha sodomizzato
e ucciso quel bambino, ma cosa non è chiaro.
Forse resosi conto di stare scrivendo un romanzo fin troppo
simile alla trilogia di Mr. Mercedes,
ecco che King si gioca la carta tanto amata del crossover, facendo rientrare in
scena un personaggio cruciale e mai dimenticato della suddetta trilogia.
Non è essenziale avere letto Mr. Mercedes, Chi perde paga
e Fine turno per comprendere The Outsider, ma dà una bella scossa di
vita a una trama che seppur abbia ingranato vada ancora un po’ a rilento facendoci
nel contempo ricordare di una storia ormai conclusa ma sempre intrigante.
Lentezza che scompare non appena il paranormale passa da
essere un piccolo dubbio a diventare una certezza di cui si nasconde la paura
che ha scaturito mimetizzandola con un condizionale perenne usato per riferirsi
alla creatura.
Ora il libro entra nel vivo, si sa come procedere e si fa di
tutto per ottenere il miglior risultato possibile. Come sempre in un libro di
King, ciò che è impossibile diventa reale e del tutto tangibile e i
protagonisti lo sanno bene.
King sarebbe in grado di scrivere un semplice thriller in
cui c’è un cattivo, un buono, un omicidio e una bella caccia all’uomo, senza
alcun riferimento a nulla di sconosciuto o incomprensibile, ma perché farlo? Dopotutto
non ha senso privarsi del gusto di ricordare al mondo che se ti chiamano Re
dell’Horror un motivo ci sarà.
L’orrore aumenta, impendendo al lettore di staccare il naso
dalle ultime ed essenziali pagine del libro in cui la presenza di King irrompe
violenta.
Questa è la forza più grande di Stephen King, e
conseguentemente del libro, perché lui potrà anche essersi dedicato ai thriller
abbandonando (speriamo temporaneamente) il filone del terrore, ma è sempre lui,
si riconosce qualsiasi cosa scriva, il suo stile è troppo inconfondibile per
scambiarlo con qualsiasi altro, potrebbe scrivere di fate e libellule, ma
sapremmo riconoscerlo anche in quel caso.
Ma The Outsider non
parla di libellule e men che meno di fate, non ci saranno scuotimenti di
bacchetta a sistemare le cose.
Non ci saranno finali lieti dal sapore dolce delle carezze e
dei baci.
Perché questo è Stephen King.
#prodottofornitoda #sperling&kupfer
E' il terrore psicologico che lascia King, che fa di King il vero Re della letteratura **
RispondiEliminaCome King riesce ad insinuare il dubbio nei lettori, riescono davvero in pochissimi altri!
RispondiEliminaCondivido molte delle cose che hai sceitto, soprattutto la maestria del Re di trasformare un thriller in qualcosa di unico che scuote il lettore. King gioca molto sulla psicologia delle persone riuscendo a trasmetterla, perfettamente, al lettore.
RispondiEliminaE come se ci riesce..la psicologia é il suo punto forte, io sono tornata a controllare sotto al letto, sembro ritornata all'età di 7 anni, quando correvo per casa come una matta quando le luci erano spente.. ho ancora bisogno di riprendermi!
RispondiEliminaHo percepito dall'inizio alla fine quel senso di terrore disarmante che sono KIng riesce ad iniettare ai suoi lettori.
RispondiEliminaChe amo questo autore ormai è risaputo
e sono orgogliosa che, ogni volta, riesca a tirare fuori questi capolavori letterari.
Non sbaglia un colpo e questo romanzo, geniale, ne è l'ennesima prova ;)
Eleonora C
Eleonora's Reading Room .
Penso che anche se si mettesse a scrivere Fiabe per bambini, King riuscirebbe ad essere il numero 1.
RispondiEliminaQuesto libro è stata una lettura FANTASTICA!
Ciao! Tra le tante cose ho apprezzato anche io la caratterizzazione dei personaggi...credo sia uno dei punti più forti del libro!
RispondiEliminaLa trilogia di Mr Mercedes mi manca da leggere, ma dato che in The Outsider c'è un crossover inerente adesso ne sono davvero incuriosita.
RispondiEliminasecondo me è anche migliore di The Outsider, se cerchi nel blog l'ho recensita tutta la trilogia
EliminaNonostante inizi come un thriller, c'era sempre qualcosa che mi suggeriva potesse cambiare il corso della storia e arrivare a toccare il paranormale. Credo sia questo il bello di King, riuscire ad intrecciare due generi e far sì che 500 pagine non bastino al lettore *-* io l'ho divorato *-*
RispondiEliminaOddio mi hai illuminato *-* adesso mi butto su Mr Mercedes (hai detto crossover?)
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