Intervista a Nada Starcevic

L'ho conosciuta l'anno scorso ad un evento formativo. Mi ha colpita subito.
Nada Starcevic è una donna imponente e affascinante, il suo volto è sempre sereno, i suoi occhi trasmettono gioia. Quando sei vicino a una persona così, ti viene inevitabilmente voglia di vivere.
Volete conoscerla anche voi? Leggete questa intervista!

1- Nada Starcevic: filosofa della psicologia, sessuologa, scrittrice. Al di là dei titoli, come ti definiresti?
Come una guida: spirituale, ed emotiva. Una guida alla scoperta dei nuovi Continenti, dei nuovi Paesi, quelli che sono dentro di noi.

2- Qual è il bisogno primario di ogni essere umano?

Intuire e poi seguire la propria natura: ad esempio se sono nato fico d'india è necessario che io accetti anche le mie spine; idem se sono nato rosa...  Devo accettare le mie spine, ma devo anche accettare che chi mi cerca ed entra in relazione con me, sappia che le ho. Chi tenta di togliermele... beh, non è mio "amico".

3- Com'è possibile riconoscere uno stato di disagio in un individuo?

Lo dice la parola stessa: dis-agio significa mancanza di agio. Lo posso percepire quando in una determinata situazione, in un certo luogo o con certe persone non sto bene con me stesso.  In quel momento percepisco che mi manca qualcosa: è allora che devo verificare cosa mi manca. Ricordiamoci sempre che il nostro corpo è un soggetto molto intelligente, perché lì, nel nostro organismo, è la natura che parla, e ci dice ci cosa abbiamo bisogno. La natura ha molta più memoria di qualsiasi individuo: la natura ricorda, e sa tutto.

4- "Fedeli al sé" è il tuo terzo libro in Italiano. Da dove nasce e a chi si rivolge?

Nasce dalle esperienze mie di guida, e dalle esperienze delle persone che insieme a me hanno cercato e trovato nuovi continenti e scoperto nuove terre, dentro di sé.

5- Come si fa ad essere fedeli a sé?

È la cosa più semplice: basta accettare la nostra natura, e non negarla. 
I nostri problemi vengono dal fatto che noi neghiamo ciò che la nostra parte più intima, l' intelligenza emotiva, ci ha già suggerito. 

6- Le persone sono abituate a indossare molte maschere: come riesci a individuarle e "smontarle"?
(Sorride Nada...) 
E' piuttosto facile, perché chiunque porti una maschera, non può farlo per lunghi periodi. Infatti non appena gli offri l'occasione di entrare nel suo boudoir, lì dove si può spogliare, la maschera cade. Basta essere lì in quel momento.

7- Tu hai anche ideato un metodo per la diagnosi e la cura degli stati depressivi. Ce ne vuoi parlare?
Con un gruppo di ricercatori per anni abbiamo lavorato dal punto di vista clinico per comprendere cosa c'è alla base di tutti quegli gli stati d'animo che, iniziando dal disagio, portano alla depressione e alle malattie più svariate. Il metodo si chiama Makos 21, ed è costituito da sei chiavi di lettura che sono anche le sei chiavi di terapia o di guida per comprendere e uscire da questi stati di disagio: relazione con il cibo, relazione con il sonno e i sogni, relazioni affettive e sessualità, logos  - comunicazione, realizzazione del sè e creatività.

8- Qual è il tuo auspicio per un mondo migliore?

Se sei legato alla tua natura, sei parte integrante della Natura. L'habitat vive meglio con un individuo che capisce che è importante se stesso, tanto quanto sono importanti l'acqua, la terra, i propri simili, e quindi tutto il mondo che lo circonda. Perché, anche se troppo spesso ce ne dimentichiamo, tutti apparteniamo ad un processo evolutivo nel quale non c'è niente e nessuno di inutile. Bisogna imparare a vivere senza dare fastidio all'ambiente e agli altri, e soprattutto senza arrecarne danno. 
Il sé e l'ambiente sono parti di un ecosistema universale: l' IO è unito al TUTTO.

Grazie infinite alla D.ssa Nada Starcevic!

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