Review Party - Lo specchio della memoria di Roberto Guerzoni


Buongiorno Readers! Eccoci oggi ad un nuovo Review Party, quest'oggi all'insegna del giallo investigativo ambientato proprio nella nostra bella Ferrara, in cui Roberto Guerzoni ha deciso di ambientare la sua opera.
Mettete quindi su il vostro vinile di musica jazz preferita, assestate il fedora ed il trench perché si parte alla scoperta di un investigativo tutto da scoprire.


Titolo: Lo specchio della memoria
Autore: Roberto Guerzoni
Editore: Brè Edizioni
Genere: Giallo/Thriller
Data pubblicazione: 10 giugno 2020
Formato: Ebook e Cartaceo


Andrea ha una vita intensa e movimentata, equamente divisa fra un lavoro che ama, quello di giornalista, e i suoi tanti e irrinunciabili vizi.
Uno fra tutti, il principale: le donne.
Un vizio che non conosce età, era così da ragazzo e lo è tuttora, alla soglia dei cinquant’anni, il passare del tempo non lo ha cambiato, continua ad amare la sua frivola vita da eterno single.
Il raggiungimento della cifra tonda delle cinquanta candeline, però, inizia a far nascere i primi dubbi e le prime riflessioni. Non è un nostalgico, ha sempre saputo apprezzare gli aspetti positivi di ogni età ma questo è un traguardo davvero importante, una pietra miliare, e qualche crepa comincia a fare breccia nella sua granitica autostima.
Questa fase delicata della sua vita viene ulteriormente turbata da un susseguirsi di episodi tragici che lo toccano da vicino e che lo costringono a esporsi in prima persona.
La tranquilla e pacata Ferrara diventa all’improvviso teatro di misteriose scomparse e di brutali omicidi, in un’escalation di ferocia e crudeltà che nessuno poteva immaginare.
Andrea si occupa di politica al giornale, non di cronaca nera, non spetta a lui seguire il caso ma qui è coinvolto, qualcuno si diverte a tirarlo in ballo, a metterlo in mezzo, e lui non può ignorare la cosa.
Inizia così a indagare, a seguire la confusa ragnatela di tracce e indizi e a comporre, tessera dopo tessera, l’inquietante puzzle della verità.
La trama si sviluppa fra l’Emilia e il Veneto nei freddi e nebbiosi mesi di un inverno contemporaneo, ma non mancheranno i richiami al passato, a eventi accaduti molti anni prima, situazioni dietro le quali sembrano celarsi i veri motivi di tanto odio.
A legare il tutto, come un invisibile fil-rouge, una serie di misteriose fotografie, le protagoniste inconsapevoli del romanzo: alcune recenti, indiscrete, scattate di nascosto, altre vecchie e sbiadite, a immortalare attimi di un passato che nasconde chissà quali segreti.

Investigativo davvero degno di nota, "Lo specchio della memoria" è un viaggio alla ricerca non solo di un assassino ma anche nella vita di Andrea Mariani, giornalista politico che nel suo cuore vorrebbe dedicarsi alla cronaca nera.
Mai il detto "attento a ciò che desideri, potresti venire esaudito" è vero come in questo caso: Andrea si trova suo malgrado catapultato in un evento di cronaca nera che lo colpisce estremamente da vicino e, accanto all'ispettore Giulia Baldini, indagherà cercando di destreggiarsi tra la sua vita e i delitti che sembrano circondarlo.
Andrea è un personaggio davvero interessante. Un uomo in piena crisi di mezza età, che non riesce a sentire con nessuna donna quel legame che forse non Sa neppure di desiderare veramente, e che per questo tenta disperatamente di compensare il vuoto che sente dentro saltando di letto in letto come se ci fosse qualcuno a tenergli il punteggio.
Il suo incontro con Giulia, possiamo definirlo non proprio auspicabile, ma forse è proprio il sintomo di quanto la vita di Andrea avrebbe davvero bisogno di una regolata drastica. 
Andrea non è quello che possiamo definire un personaggio di per sè buono ed integerrimo, ma è proprio questa sua caratterizzazione che affascina lui. Dimenticatevi degli uomini integerrimi sul cavallo bianco, perché qui non ne troverete. Date invece il benvenuto alla realtà nella sua interezza, nella sua variante più oscura e noir, perché proprio come un vecchio investigatore anni '50, Andrea non è l'uomo senza macchia che ci si aspetterebbe da un protagonista alla ricerca della verità.
Questo non è infatti solo un libro che attrae per la ricerca di scoprire chi sia davvero il colpevole dietro quegli efferati delitti, ma è anche un duplice viaggio: il primo si svolge attraverso proprio quegli specchi della memoria che danno il titolo al romanzo, l'altro invece è all'interno dell'animo di Andrea.
Si dice che quando guardi nell'abisso è l'abisso che ti guarda dentro, e per tutto il libro sentiamo nel ritmo incalzante e a volte più lento della narrazione, oltre che nel rapporto di Andrea con il mondo e soprattutto con Giulia, quanto in realtà questi sia quasi un anti-eroe, bello proprio perché contaminato dalla stessa realtà e dallo stesso abisso che tenta di indagare.
Che l'uomo si redima o meno, questo lo lascio ai posteri e a chi vorrà cimentarsi in questa lettura che mi sento di consigliarvi, ma di sicuro come sempre anche in questo libro non è tanto la destinazione ad affascinare, quanto più il viaggio stesso.
Bellissimo il rimando del titolo, ma su questo non mi dilungo per non darvi troppi indizi, dopotutto quando si parla di gialli, thriller o noir, ogni minimo dettaglio potrebbe guastarvi la lettura quindi spero mi perdoniate la sinteticità della recensione stessa.
Consigliato quindi a chi non solo ama i gialli ma anche a chi è sempre stato affascinato da quell'immagine del detective dannato, con tanto di fedora e sigaretta alla bocca, e che forse ci ha fatto anche sempre chiedere se per capire un vero assassino bisognasse per forza contaminare anche se stessi.
Come sempre...alla prossima!
F.R.

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