Recensione - Morte (I Cavalieri dell'Apocalisse #4) di Laura Thalassa

 


È conosciuto con molti nomi: Thanatos. Cavaliere. L’ultimo angelo di Dio.

E infine, naturalmente, quello più familiare di tutti: Morte.


Il giorno in cui Morte giunge nella piccola città dove abita Lazarus Gaumond e uccide tutti gli abitanti in un colpo solo, l’ultima cosa che si aspetta è di vedere una sopravvissuta. Lazarus, però, possiede un suo dono particolare: non può essere uccisa. Né dagli umani, né dalla Natura e neppure da Morte in persona.

Lei possiede l’unica anima che Morte non riconosce. L’unica che non può liberare dal peso della carne. Così come non può ignorare il desiderio di fare sua la proprietaria di quell’anima. La vuole, disperatamente. E più a lungo lei cerca di arrestare la sua furia omicida, più lui non riesce a starle lontano.

Fino al giorno in cui Lazarus incrocia il cammino degli altri tre Cavalieri e si trova, suo malgrado, a dover stringere con loro un patto: sedurre Morte per salvare il mondo. Una missione difficilissima, resa ancora più complicata dal fiume di sangue che scorre tra loro. Ma l’attrazione che Thanatos prova nei suoi confronti è innegabile e, per quanto Lazarus provi a contrastarla, anche reciproca. Sembra infatti impossibile resistere al fascino di quell’essere antico quanto bellissimo e al suo tenebroso abbraccio.



La fine è vicina. L’umanità è destinata a perire e neppure i primi tre Cavalieri sembrano capaci di impedire a Morte di portare a termine la sua missione.

Solo Lazarus può riuscirci.

 

 


 

Titolo: Morte

Serie: I Cavalieri dell'Apocalisse (vol.4)

Autore: Laura Thalassa

Genere: Paranormal Romance/Urban Fantasy

Editore: Hope Edizioni 

Uscita: 14 dicembre 2023

Prezzo: ebook 4,99€

 

 


 

Buongiorno miei cari readers! Lo so, sono stata latitante ma ora mi farò perdonare.
Dopo 3 lunghissimi anni, rullo di tamburi, finalmente vi parlerò di "Morte", ultimo capitolo de "I Cavalieri dell'Apocalisse" della nostra fantastica Laura Thalassa edito Hope Edizioni (che non ringrazierò mai abbastanza per averci donato questa meraviglia).


Ahhhh, non so da dove cominciare! Avevo aspettative altissime per questo libro e non sono affatto rimasta delusa, anzi, le ha superate alla grande.
Va bene, ora mi calmo e proverò a dare un senso ai miei pensieri ingarbugliati.


Morte, Thanatos, ultimo angelo di Dio. Il più antico e potente di tutti i Cavalieri.
Morte ha un unico pensiero, annientare l'umanità così come gli è stato ordinato. Ma, a differenza del nostro sadico Carestia, lui non gode nel privare gli umani delle loro anime; no, lui ne soffre più di tutti. Ciò non toglie che non verrà meno ai suoi doveri e non comprende affatto come i suoi fratelli possano aver rinunciato alla loro missione solo per via di una donna. Lui lo sa, non sarà mai debole come loro.
Questi sono i suoi pensieri prima di incontrare Lazarus, ma poi... "Chi è questa donna? Perché non è morta dopo il mio passaggio? Perché non riesco a percepire la sua anima? Perché sento questo improvviso desiderio di farla mia? No, non cadrò come i miei fratelli. Meglio fuggire".
La mente e le emozioni di Thanatos sono nel più totale caos. 


Bella gatta da pelare per l'ultimo dei Cavalieri, eh?


Lazarus ha perso tutto a causa dei Cavalieri; prima i suoi genitori naturali per colpa di Pestilenza e ora tutta la sua nuova famiglia per colpa di Morte.
Ha sperimentato lo morte più volte per via della sua strana immortalità, e dopo l'ennesima perdita, ha deciso di farne la sua arma per annientare l'ultimo Cavaliere.
Entrambi però non hanno fatto i conti con il fato, niente può sconfiggerlo. I due sono legati indissolubilmente l'uno all'altro e questo legame sarà un'arma a doppio taglio.
Lei desidera la vita, lui la morte. Ma come dice sempre il nostro Cavaliere, l'una non può esistere senza l'altra.
Inizia così una battaglia di odio e amore, di bene e male, di passione, di dolore e di talmente tante emozioni da far girar la testa.
Ho amato tantissimo questa quadrilogia, ma quest'ultimo capitolo mi è entrato sotto pelle. È così profondo e introspettivo, che il lettore non può fare a meno di immedesimarsi in ogni parola scritta.
Le parole di Morte sono così pregne di "magia" e di intensità che rende il lettore quasi ansioso di morire per assaporare la pace che lui millanta.
Lo so, detta così è un po' macabra, ma non saprei in che altro modo spiegarvelo.
Vorrei raccontarvi della forza di Lazarus, della tristezza di Morte, della passione che li lega, di tutte le riflessioni che ci si trova a fare ad ogni parola del Cavaliere... ma come posso? Non mi basterebbero tutte le parole di questo mondo... ma vi lascerò un estratto che a me ha fatto venire i brividi.

     "Forgiato ai confini più bui dell'universo, sono la morte, la fine di tutti i princìpi e il principio di ogni fine. Sono colui che può prendere i vivi e risvegliare i morti. Colui che  può risuscitare le anime. Ho in me tutti i poteri dei miei predecessori e quelli che mantengono saldi i legami della creazione. Sono l'ultimo della mia specie e porto con me ogni malattia capace di infettare la razza umana. I loro campi si seccheranno, le bestie fuggiranno. I mortali tremeranno davanti al mio nome e ogni cosa cadrà al mio passaggio. Perché io porrò fine al mondo. Gli edifici crolleranno, le strade andranno in pezzi. Il mondo si sgretolerà finché anche l'ultima creazione dell'uomo non sarà diventata polvere. I coraggiosi torneranno alla terra, e così anche i codardi e i crudeli. L'orzo crescerà di nuovo libero e gli animali di un tempo ripercorreranno il mondo. Tutto tornerà a essere com'era, perché io sono il cuore di Dio e farò la Sua volontà. Sono il giudizio ultimo dell'umanità."


Dovrei parlarvi della scrittura, vero? Ma cos'altro potrei aggiungere a tutto ciò che vi ho detto in passato? La Thalassa è magica così come la sua penna; le sue parole prendono vita e non abbandonano il lettore nemmeno a distanza di anni, ve lo posso assicurare.
Spero tanto che leggiate questa meravigliosa saga, perché credetemi, in quest'epoca così difficile da vivere, le sue parole sono un balsamo per cuore e anima.
Bene miei cari, vi saluto e vi aspetto alla prossima avventura.



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