Commento "Notte dei cristalli: Storia di una sopravvissuta"

Questo racconto si legge veramente in pochissimo tempo, ma non potrà evitare di lasciarvi un segno nell'anima. Vi lascio la dedica iniziale, che sono sicura condividerete con me.

Dedicato a tutti quelli che nonostante il dolore e le sofferenze
continuano a credere in un domani migliore.

Dedicato a tutti quelli che hanno perso la vita
per un folle ideale

Il racconto parla di questa giovane giornalista che va a intervistare Ester, una donna sopravvissuta al campo di concentramento di Auschwitz che, come sappiamo, è stato uno dei peggiori per quanto riguarda crudeltà e dove sono morti il maggior numero di innocenti.  
Ester non ci racconta ci come passava le giornate, o come siano stati per lei quegli anni. Decide di parlare invece degli ultimi giorni da prigioniera. Ogni notte, di nascosto si trovava con Geremia, il ragazzo di cui era innamorata. 
Lui, nonostante vedesse e sapesse molte più cose di lei, non smette per un attimo di credere che Dio li aiuterà. Ogni volta dice a Ester di non perdere la speranza, perché loro sarebbero usciti da quei cancelli prima o poi. E lei lo ascolta, lei vuole credere nonostante tutto.
Quando una sera, vengono sorpresi da alcuni nazisti...
Non vi racconto altro, ma vale la pena dedicare del tempo per questo racconto, per le persone che hanno subito tutto questo ingiustamente. Perché non vengano mai dimenticate! Tutti i giorni noi dovremo mandare un pensiero a loro, non solamente una volta l'anno. Ciò che hanno subito noi non possiamo né immaginarlo, né comprenderlo. 
Un racconto che commuove. Un breve stralcio di vita che entra dentro il cuore.

Non inserirò una valutazione perché non c'è nulla di adeguato quando parliamo di queste cose. Non possono essere valutate! 

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