#parliamone - Perché ritradurre?



Nei secoli dei secoli, negli anni e nei decenni, il mondo letterario ha donato ai fanatici (e anche a semplici  interessati) libri e saghe che dureranno in eterno.
Dal distopico 1984 di Orwell al primo epic fantasy conosciuto come Il signore degli anelli di Tolkien, al più recente Harry Potter o ai classici insormontabili, ci sono libri che vengono letti e riletti e straletti, poco importa il decennio (o secolo) in cui sono stati scritti.
Questo porta a numerose ristampe e, spesso, a nuove traduzioni.
È giusto ritradurre un libro già tradotto? #parliamone.

Perché si ritraduce un libro?
Passiamo all'argomento più banale di tutti.
I soldi.
È inutile girarci intorno, riproporre un’opera letteraria che  distanza di decenni continua a vendere cifre da capogiro sotto una nuova veste attira di sicuro soldi.
Vedi il sopracitato Harry Potter: continuano a uscire nuove edizioni, anno dopo anno, alcune hanno le copertine più belle, il dorso che compone la silhouette di Hogwarts, altre hanno nuove traduzioni.
Personalmente ho la prima edizione italiana e a quella rimarrò fedele, ma se una bella copertina è in grado di attirare bambini alla lettura non sarò certo io a lamentarmene (ricordo chiaramente come da piccola le copertine di Harry Potter erano talmente terribili che non ero disposta a leggere la storia, con mio grande errore).
Ma non perdiamo il filo del discorso.
Le traduzioni.
Ecco, si parlava di soldi e che sono il motivo per cui riprendere in mano un lavoro già concluso.
Vero, ma non è l’unico motivo.
Ritradurre un libro può essere anche dovuto al tempo. La lingua cambia, si evolve, quella italiana poi lo fa a un ritmo spaventoso, rendendo magari desueti dei testi dopo pochi decenni.
In questi casi occorre riprendere testo e farlo ritradurre da un professionista, per svecchiare sì il testo, ma mantenendo intatti lo stile e il messaggio.
Una qualsiasi Jane Austen, Emily Bronte o un Bram Stoker o James Joyce senza una rinfrescata di tanto in tanto rischierebbero di allontanare potenziali lettori, stanchi di leggere in arcaico antico e perdersi una storia piena di passione, terrore ed emozioni varie. Questa è una cosa che ovviamente coi nostri autori non si può fare perché poi subentrerebbe una riscrittura che, considerando la durata del diritto d’autore non sarebbe illegale, ma andrebbe segnalato.
Prima edizione italiana...
Quindi tutto molto bello, soldi alle c.e. e traduzioni migliori per i lettori?


Sì, ma non solo.
Spesso non si considera il fattore nostalgia.
Se un lettore ha un’edizione di 30 anni, scritta in un certo modo, con certi nomi, è difficile passare poi a qualcos’altro.
Il ragazzino che ha letto di Tassorosso in biblioteca e del Platano Picchiatore avrà serie difficoltà ad approcciarsi a un’edizione in cui ci sono i Tassofrasso e il Salice Schiaffeggiante (con buona pace della Rowling).
È vero, Silente è un nome tradotto impropriamente, serviva qualcosa di più allegro e frizzante visto che, da una dichiarazione della Rowling, Dumbledore più che qualcosa di calmo e pacato doveva richiamare il movimento agitato di un’ape che non sta mai ferma, esattamente come il preside.
...edizione cartonata con sfondo
È anche vero che dopo 20 anni passati a chiamarlo Silente, una traduzione come Frizzantino avrebbe fatto storcere il naso a molti, moltissimi fan che hanno ricomprato anche le nuove edizioni.
 Quindi, cosa ne penso alla fine del ritradurre un’opera ormai consolidata?
Dipende caso per caso.
Uno svecchiamento di Moby Dick personalmente lo apprezzerei molto, ma Moby Dick è vecchio, molto più de Il signore degli anelli o Harry Potter, ritradurre questi ultimi due non ha senso, non dà valore aggiunto. In 30 o 70 anni la lingua non è cambiata in modo così drastico da dover fare dei cambiamenti troppo decisivi.
Quindi sì alla ritraduzione di opere vecchie e stravecchie, via libera anche per una revisione sui testi più nuovi (revisione, non stravolgimento totale), ma se vogliamo portare alla ribalta un’edizione nuova di un libro abbastanza recente, personalmente me la giocherei molto su copertina, revisione, rilegatura, carta e inchiostro, sia per fare qualcosa di prestigioso e costoso per i fan più accaniti, sia per modernizzare un prodotto e renderlo fruibile ai più giovani.


Giorgia Rambaldi Editor

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