Review Tour - Niente di serio, almeno credo di Cecile Bertod


Dorothy Dorfman ha sempre sognato di lasciare il suo lavoro in biblioteca per vivere un'avventura. Così Nanette, la sua migliore amica, le regala un libro delle risposte e le suggerisce di smettere di ragionare, di pianificare sempre tutto e di farsi guidare dal caso. Per Dorothy non può funzionare, non è possibile che un libro delle risposte cambi improvvisamente la sua vita. E per dimostrarle di avere ragione, mentre ritorna a casa prova a usarlo finendo con l'ascensore al piano sbagliato. Quello che non immagina è di ritrovarsi tra le braccia di un attore di Hollywood che le chiederà di sposarlo. Parliamo di Duke Kline, una star delle soap appena tornata in città.



Buongiorno cari lettori e care lettrici, oggi sono super elettrizzata per questa nuova recensione... credetemi, sono giorni che mi prudono le mani dalla voglia di scrivere di questa fantastica storia. Quale? Ma ovviamente il nuovo chick lit di Cecile Bertod: "Niente di serio, almeno credo" edito Leone Editore.
Non so da dove iniziare per le mille cose che voglio dire su questo romanzo, ma come sempre andiamo per ordine sennò non ne esco! 
Dorothy Dorfman, una giovane bibliotecaria che quando non è sul luogo di lavoro circondata dal più assurdo gruppo di amici, di cui l'età media è di settant'anni, passa le sue giornate a guardare serie tv e soap come se non ci fosse un domani, con la sola compagnia di Rolly, il suo amato cane. Ah, ovviamente la nostra beniamina è portatrice sana di guai e di pessime figuracce.

<< Di' Doth! Non avrai di nuovo rubato...>>
<< Ti prego!>> la supplico, stringendo George tra le braccia. << Non vedi che sto soffrendo?>>.
<< E non potresti soffrire più in fretta?>> inizia a urlare, innervosendo Mr. Cook.
Ssh!
<< Evidentemente no >> bofonchio << sto per scoprire quanti giorni di libertà mi restano prima di finire in un carcere di massima sicurezza. Se non riesci a fingere un minimo di partecipazione, trovati qualcosa da fare e smettila di infastidire!>>

La sua vita è scandita da regole e pianificazioni, non lascia mai niente al caso ma nel profondo è alla ricerca di un'avventura... possibilmente con i pirati di mezzo. Vabbè sono gusti, no? 
Un giorno, la sua amica Nanette, stanca della noiosa vita di Dorothy, le regala un libro delle risposte e la invita ad abbandonare la routine e a farsi condurre dal caso. Doth dal canto suo è completamente scettica in merito, non pensa minimamente che uno sciocco libricino possa cambiarle la vita. Così, per dimostrare di avere ragione, decide di seguirne le risposte e mentre torna a casa, finisce con l'ascensore al piano sbagliato.
"Che sarà mai?" vi starete chiedendo, beh incontrerà un uragano formato uomo, talmente pieno di ferormoni da stroncare il 90% della popolazione femminile... il restante 10% si salva solo perché ancora in fasce! Ovviamente suddetto adone è dotato di occhi blu mozzafiato e di un sorriso togli mutandine.

...metto da parte la mia animosità contro le radio d'ascensore, mi faccio forza, sbircio fuori e...
<<Ehi!>>
Mi ritrovo a fissare due occhi blu oltremare.
<<Dio...>> mi scappa di bocca, completamente senza fiato.
<< Tu chiamami pure Duke>>

Chi sarà mai questo pozzo di sexitudine? L'unico e solo Duke Kline, star di Holliwood, attore di soap opera e sogno proibito di Doth. Come ogni bello e irraggiungibile uomo che si rispetti, Duke è un farfallone da competizione, vive una vita completamente sregolata e superficiale, ma sotto quel luccichio dorato si nasconde un animo insicuro.
E indovinate? Le chiederà di sposarlo! 
Secondo voi cosa risponderà la nostra folle e fantastica eroina? Dai su, quale donna sana di mente rifiuterebbe un'offerta del genere dal proprio idolo? 
Shhh... guardate che vi sento. Non vi dirò altro su questo argomento, dovrete leggere a tutti i costi il libro! 
Ora, andiamo avanti. Pensate sia finita qui? Ah ah ah, ma anche no! Ricordatevi che parliamo di Cecile Bertod, mente geniale e adorabilmente scellerata! 
Bene, ora vi presento un avvocato e amministratore di condominio dotato di un carattere spigoloso, occhiali e gilet di dubbio gusto. Signori, ecco a voi Chaz Kline, spina nel fianco di Dorothy e dispensatore assiduo di regole condominiali. Volete che vi sveli un segreto su di lui? Ok, però piccolo piccolo eh... ha gli occhi verdi, un fisico niente male e responsabilità a iosa sulle sue stanche spalle.

<< Buonanotte Mr. Kline. La prossima volta che capita a Seattle, non si disturbi a passare. Basterà un messaggio in segreteria, una scia di cavallette all'ingresso, una croce rovesciata sulla pulsantiera dell'ascensore. Scelga lei, io capirò. >>

Questo trio sarà coinvolto in una serie di vicissitudini, talmente bizzarre ed ingarbugliate, che ragazzi, io non sarei sopravvissuta! 
Le vicende dei protagonisti saranno caratterizzate da situazioni più o meno comiche... Perché dico "più o meno"? Perché si alternano situazioni serie e di spessore e scene davvero epiche. In alcuni momenti, vi giuro che mi è mancato il fiato per il troppo ridere e avendo fatto l'errore di leggere questo romanzo prevalentemente in pubblico, vi lascio immaginare che figura becera io abbia fatto. 
Ci sono altri due personaggi degni di nota di cui vorrei parlarvi: Zio Pierce e George, su quest'ultimo lascerò però un velo di mistero. Beh, mica vi posso rivelare tutto! 
Chi è invece, zio Pierce? Lo zio che tutti vorrebbero, io per lo meno sicuramente, ho provato a chiedere a Cecile di fornirmene uno ma a quanto pare, scarseggiano. È un personaggio che può sembrare di fondo, ma fidatevi, riveste un ruolo molto importante e cosa non da poco, fa morire dal ridere ma nello stesso momento, con il suo fare ironico riesce a colpire lì dove più fa male.
So bene che da ciò che ho scritto poc'anzi potreste pensare che questo sia solo un romanzo leggero come tutti gli altri, ma credetemi, non è affatto così. 
Dietro alle situazioni imbarazzanti, ovviamente queste sono di esclusiva proprietà di Dorothy, alle conversazioni più folli che io abbia mai letto, si nasconde uno spessore emotivo non da poco. E' lì sempre presente, colorato dall'ironia dell'autrice, ma che lascia sempre una scia di nero. Le insicurezze personali, i dubbi, le paure, i dolori, i traumi, i sogni, sono gestiti con un'innata autoironia, ma per chi sa leggere tra le righe, queste emozioni arrivano al cuore del lettore forte e chiaro. 
La scrittura di Cecile Bertod rende la lettura di questo romanzo una passeggiata... circa cinquecento pagine che scivolano come l'olio senza mai provare un minimo disagio, né pesantezza nella lettura. 
"Niente di serio, almeno credo" è irriverente, frizzante, folle, intenso e una volta terminato, lascia un profondo calore nel cuore di chi legge.
È innegabile che io abbia una passione smodata per questa fantastica autrice, ma sono obbiettiva in quello che vi sto dicendo. È una scrittrice che merita di essere nei più alti piani dell'editoria, ha l'innata, e non da tutti, capacità di trasmettere gioie e dolori in maniera così naturale e senza pesantezza, che ogni sua storia sembra essere raccontata dalla propria amica del cuore. 
Potrei continuare a parlare per ore di questo chick lit ma non voglio rovinarvi la sorpresa, dovete assolutamente leggerlo, merita ogni singolo minuto speso. Io l'ho praticamente divorato, in un solo giorno mi sono ritrovata a vivere un'avventura spettacolare ed emozionante come poche. 
Su su, non siate pigri, correte ad acquistarlo e non ve ne pentirete.
Con questo vi saluto e vi aspetto alla prossima avventura.


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