The Other Side #19: Recensione "Soli contro il mondo" di Sonja Kjell


Eccoci tesori anche se un pò in ritardo con il nostro solito appuntamento! 
So che vi ho lasciato da sol* giovedì quindi ho in mente di farmi perdonare! Questo week end vi terrò tantissima compagnia! Da giovedì prossimo torniamo a pieno regime non preoccupatevi!
Eccoci oggi con un libro che devo confessarvi, mi è capitato tra le mani dopo che per moltissimo tempo sono rimasta indecisa tra il leggerlo o non leggerlo.
Si Sa che a volte si deve fare i conti con le proprie fasi e io non sono in molto in fase licantropi...ma devo dirvi che piano piano ci sto tornando e mi sono quindi decisa a dargli una chance!
Pront*? Andiamo a scoprire questo primo titolo di una saga che spero di leggere per intero!


Titolo: "Soli contro il mondo" 
Autore: Sonja Kjell
Editore: Quixote Edizioni
Genere: Urban fantasy
Serie: The Pack #1
Pagine: n°286
Prezzo Cartaceo:  14,04
Prezzo Ebook: € 3,99


Data di pubblicazione: il 3 febbraio 2020 (Ebook18 marzo 2020 (Cartaceo)


Rimanere soli è, per un lupo mutaforma, la tortura peggiore che gli si possa infliggere.Jordan lo sa, lo vive sulla propria pelle tutti i giorni, ma quando assiste all’arrivo di un suo simile, coperto di ustioni, è costretto a rivedere le sue convinzioni: quello sembra leggermente peggio.Aaron Braddock aveva tutto, e forse per quello qualcuno ha deciso di farlo saltare in aria nella sua stessa auto.
L’incontro tra i due non potrebbe essere dei peggiori, eppure qualcosa li accomuna. Qualcosa di impalpabile e invisibile. Tra battibecchi, medicazioni e il reciproco annusarsi, le impressioni che hanno entrambi dell’altro iniziano a mutare, diventando qualcosa di diverso.
Gli assalitori di Aaron, però, sono ancora a piede libero. Una serpe si nasconde in famiglia, una serpe che potrebbe colpire di nuovo, incurante dei danni collaterali.

Eccoci al primo libro della saga The Pack! 
Cosa dire di questo libro? Innanzitutto che è davvero un bellissimo inizio per una saga che spero vivamente ci mostrerà tutti i componenti del branco dei Braddock.
Ho molto apprezzato il personaggio di Jordan, licantropo senza un branco, infermiere devoto al suo lavoro, ma che sente dolorosamente la mancanza di un vero e proprio rapporto con un suo simile.
Jordan è un uomo segnato dal dolore, ed è proprio grazie alle sue sofferenze che riesce ad essere così empatico con i suoi pazienti, anche se uno in particolare lo mette a dura prova.
Aaron è un uomo ricco, privilegiato, con una vita apparentemente perfetta, ma come sempre non sempre si può giudicare un libro dalla copertina.
In realtà Aaron è un uomo che ha sofferto moltissimo per l'abbandono del suo amore che lo ha lasciato all'altare pochi mesi prima, ha una vita in cui in realtà non ha nessun conforto o amore e ora dubita anche del suo branco.
Il loro incontro è infatti causato dal ricovero di Aaron all'ospedale dove lavora proprio Jordan come infermiere specializzato.
L'attentato che Aaron ha subito, e che purtroppo ha la certezza che sia stato commissionato dal suo stesso branco, lo ha lasciato menomato e ferito, pieno di rabbia e di dolore e solo Jordan sempre in grado di avvicinarsi a quell'alpha così dominante e terrificante.
Dall'essere il suo infermiere in ospedale al diventare il suo infermiere privato il passo è breve, ed è proprio grazie a questa nuova strana situazione che i due scoprono l'amore.
I due si incontrano mentre sono più fragili, quando i loro animi sono in bilico sul baratro ed è proprio in questo momento buio che scoprono quanto possono essere importanti l'uno per l'altro.
Il loro amore si sviluppa piano, non lo vediamo divampare come un incendio ma come un piccolo fuoco che piano a piano riempie le loro vite.
Ho apprezzato moltissimo anche il personaggio di Aaron, Alpha di un branco completamente disfunzionale che ha più problemi di quanti se ne possa immaginare, ma che ama anche moltissimo e che si senti tremendamente tradito dai suoi stessi affetti.
Ho odiato follemente il personaggio del padre di Aaron, uomo che ho sentito manipolatorio e pieno di arroganza e che vorrei davvero poter incontrare nei prossimi libri per poterlo scoprire meglio e forse (solo forse) ricredermi su di lui.
Anche gli altri componenti del branco sono dei personaggi molto interessanti e non mi dispiacerebbe leggere una futura storia proprio sul personaggio di Levi o di Jun.
Levi, soprattutto, è interessantissimo. Un licantropo pieno di disperazione ma anche stracolmo di affetto e capace di sacrifici indicibili per difendere i sottomessi. Davvero un enigma che mi piacerebbe scoprire in futuro.
La storia scorre molto bene ed è facile finire questo libro in una sola giornata, quindi da quel punto di vista è ineccepibile. Unico vero neo è che la storia ad un certo punto viene accellerata a dismisura facendoci sentire come un buco tra una scena e l'altra.
Mentre tutta la storia iniziale è analizzata nei minimi dettagli, verso la fine del libro la trama corre a dismisura arrivando a farci saltare un pezzo secondo me importante che è proprio il consolidamento del rapporto tra i due protagonisti.
Mi è dispiaciuto perchè, forse per non allungare troppo il libro, tutta quella fase in realtà sarebbe stata molto interessante da vedere, e invece ci troviamo improvvisamente al finale del libro.
A parte questo "Soli conto il mondo" è una lettura molto carina che consiglio a chi vuole, come me, riapprocciarsi al genere urban fantasy senza nulla di troppo complicato, o che non ha mai letto nulla di simile e non ha che una minima infarinatura del mondo dei licantropi. 
La semplicità con cui è delineato il loro mondo, infatti, rende molto facile approcciarsi al libro anche senza aver mai letto nulla di simile. 
Nel mondo creato da Sonja Kjell è infatti molto più snello (almeno in questo primo libro) rispetto al classico urban fantasy, e le dinamiche del branco sono più riconducibili a quelle di una "famiglia" rispetto a quelle dei classici Pack a cui siamo abituati.
Questo aspetto elimina la necessità di avere una infarinatura approfondita del genere urban fantasy dei licantropi, e rende questo libro approcciabile anche per chi in realtà vuole cimentarsi in questo genere per la prima volta.
In attesa quindi di scoprire su chi si concentrerà il prossimo libro, aspettiamo pazientemente che Sonja Kjell soddisfi la nostra curiosità e ci faccia scoprire altri aspetti del mondo che ha creato e che ci ha già intrigato.
Come sempre...see you on the other side
F.R.

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