Titolo: Per tutto il resto dei miei sbagli
Autore: Camilla Boniardi
Editore: Mondadori
Genere: Narrativa contemporanea
Pagine: 308
Prezzo e-book: 9,99€
Prezzo cartaceo: 18,00€
Marta vive ogni giorno in preda a uno strano e costante senso di inafferrabilità: anche le scelte più semplici, le decisioni più ovvie sembrano sempre un passo più in là di ogni suo sforzo. Non sfugge a questa sua irrequieta condizione nemmeno l'amore, che sembra volersi arrendere allo stesso senso di inadeguatezza: mai abbastanza affascinante, mai sufficientemente intelligente, mai all'altezza o idonea a soddisfare le aspettative dei partner. Trovare il modo per ovviare a quelle che ormai ritiene siano delle sue mancanze, diventa per Marta quasi un'ossessione. La sua vita si trasforma in uno slancio sofferto, a tratti agonistico, verso la perfezione, una ricerca continua e a volte dolorosa di quell'immagine che gli altri hanno costruito su di lei, fatta di empatia, ironia, leggerezza e seduzione. Nel suo percorso verso una nuova consapevolezza, Marta scoprirà quanto sia sottile e tagliente la lama che la separa dall'etica dell'imperfezione. In questo difficile cammino il tempo sarà suo alleato. La vita, come questa storia, non è altro che una lunga battaglia contro la sindrome dell'impostore. Ritroviamo un po' di Jane Austen e un po' di Sally Rooney nel racconto di Marta, che parla d'amore senza mai dimenticarsi della realtà, dove, mentre ondeggiano tra lacrime e sorrisi, i personaggi si abbandonano a profonde riflessioni e a coinvolgenti momenti di autoanalisi.
"Per tutto il resto dei miei sbagli" è il romanzo d'esordio di una scrittrice di talento che ha fatto della sua esperienza di vita materia pulsante, vivida, e soprattutto universale.

Ciao splendori miei,
sono tornata! Oggi vi parlerò di un libro che ho letto recentemente: "Per tutto il resto dei miei sbagli" di Camilla Boniardi.
La storia ruota attorno alla vita di Marta, una venticinquenne che ancora non sa chi è davvero e cosa vuole dalla vita. Vive costantemente nella paura di non piacere agli altri, di essere giudicata e questo la porta a creare diverse versioni di sé stessa che però non le piacciono. La fortuna di Marta è Olivia, la sua migliore amica. Con lei non deve fingersi qualcuno che non è, può essere libera di esprimersi e di essere sé stessa. Olivia è l'unica con cui si sente a suo agio, almeno fino alla sera in cui incontra Leandro, uno dei musicisti della sua band preferita. Quella sera ha dato inizio a una serie di eventi che hanno messo Marta davanti a delle scelte e che l'hanno portata a riflettere un po' di più su sé stessa e su quello che vuole davvero dalla vita.
Cosa posso dirvi di questo libro? Beh, ammetto che un pochino nella nostra protagonista mi ci sono ritrovata. Pure io da giovane (non che ora sia vecchia, eh, ma parlo di quando ero adolescente) per paura di essere giudicata o per paura di non piacere alle persone mi ero costruita addosso tante versioni diverse di me, che però non mi appartenevano. Solo grazie alla mia migliore amica ho capito finalmente che essere sé stessi è la cosa più bella che ci possa essere. Chi ti vuole bene, ti ama con i tuoi pregi e con i tuoi difetti. Non serve far finta di essere qualcuno che non sei, e se devi farlo significa che quella persona non è adatta a te, che sia un'amicizia o un amore.
Ma... sì splendori miei, c’è un ma… la nostra protagonista in teoria dovrebbe avere venticinque anni, solo che a mio avviso ne dimostra quindici! Posso capire l’insicurezza, non penso che a questo mondo ci siano persone che si sentano sicure di sé stesse al 100%; ma non riuscire a fare nulla senza avere mamma, papà o la migliore amica accanto è un po’ esagerato. Ad un certo punto per sicurezza ho pure controllato di nuovo l’età della protagonista.
Per fortuna (più o meno) ad un certo punto Marta ha capito che con la paura cucita addosso non si combina nulla nella vita e ha provato a saltare. Anche qui però passare dal “ho paura della mia stessa ombra” a “si, gettiamoci dallo scoglio più alto e vediamo dove finisco” (solo per un uomo tendo a precisare) il passaggio è stato breve. Ovviamente, dopo questa caduta ha riportato ammaccature e graffi, però dai, ha accettato la cosa ed è andata avanti con la sua vita senza piangersi troppo addosso e senza attaccarsi alla gonna di mamma per mesi e mesi. Si è calata un po’ di più nella maturità propria della sua età.
Tutti gli altri personaggi sono solo un contorno, non sono stati sviluppati. L'autrice li ha inseriti nella storia e stop. Avrei voluto sapere qualcosa in più su Leandro, il perché è diventato musicista, il perché ha fatto le scelte che ha fatto... Anche su Olivia mi sarebbe piaciuto sapere qualcosina in più, in fondo è la migliore amica della protagonista. Invece di lei si sa solo che è un'avvocato e che ha una storia tira e molla con un ragazzo.
Un'altra pecca del libro, oltre all’età a mio avviso sbagliata data alla protagonista, è la scrittura. In alcuni punti, pochi purtroppo, la lettura scorre liscia come l'olio, in altri invece arranca. Cosa intendo con arranca? Ve lo spiego subito. Il libro contiene pochi dialoghi, è per lo più descrittivo. La voce narrante è quella della protagonista e in molti punti si sente la pesantezza di questa cosa, causata da frasi lunghe e a volte confuse. Ammetto di aver riletto un paio di volte alcune parti per capire il senso del discorso, soprattutto perché spesso e volentieri si passava dal tempo presente ai ricordi della protagonista senza uno stacco ben preciso.
Lo consiglio? Nonostante mi sia sentita un pochino vicina alla protagonista, sinceramente non è un libro che personalmente consiglierei. L'idea per realizzare un bel libro c'era, ma non è stata gestita al meglio.
Alla prossima recensione,
#prodottofornitoda #mondadori
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