Blog Tour - Il volo del canarino di Franco Casadidio

Buon lunedì, miei cari readers 💜

E buon anno nuovo! Questo è il mio primo articolo sul blog nel 2024, perciò ci tenevo a farvi gli auguri. Spero abbiate trascorso delle splendide feste, e spero soprattutto che l'anno sia iniziato nel migliore dei modi per ognuno di voi 💙

Gennaio ci porta molte cose, e una di esse è la Giornata della Memoria. Questa ricorrenza ci ricorda ogni volta che il passato della nostra specie è costellato da cicatrici (sì, al plurale, perché mi piace pensare che la celebrazione non sia dedicata soltanto allo sterminio degli ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale) impossibili da cancellare. Nella speranza che esse possano insegnarci qualcosa, anche se si dice che "la storia insegna che la storia non insegna niente". Da cinica quale sono ho spesso la tentazione di credere a questa frase, anche perché la situazione attuale dell'umanità pare confermarla, ma in questo gennaio 2024... Voglio pensare che non sia stato tutto vano

In fondo è un modo per tenere viva una luce nell'oscurità e fare in modo che chi ha perso la vita a causa della follia degli uomini non si sia sacrificato inutilmente.

Quest'anno ho avuto il privilegio di lavorare a due eventi dedicati a un libro che riguarda molto da vicino la Giornata della Memoria. A partire da oggi e per le prossime settimane, infatti, Paper Purrr e alcuni altri fantastici blog letterari ospiteranno prima un Blog Tour e poi un Review Party per Il volo del canarino, un romanzo storico di Franco Casadidio ambientato appunto nel periodo precedente e contemporaneo al secondo conflitto mondiale. Sabato 27 gennaio concluderemo con l'ultima recensione, regalando un pensiero anche a tutti coloro che verranno celebrati in quella giornata speciale.

Perciò vi invito a seguire le due iniziative: non solo perché sono legate a una ricorrenza importante, ma anche perché l'opera di cui parleremo è una lettura in grado di stimolare sia gli appassionati di storia (come l'autore) sia coloro che vorrebbero conoscere meglio i fatti e il contesto socioculturale del periodo in questione.

Franco è infatti riuscito a realizzare un romanzo capace di spiegare e raccontare allo stesso tempo; esso analizza la storia vera e propria, ma non tralascia di inventare e narrare anche un'altra storia, quella dei suoi protagonisti. In tal modo il libro diventa godibile anche agli occhi di chi per esempio apprezza le vicende romantiche e in particolare gli amori apparentemente impossibili.

Di questo, però, parlerò meglio nella mia recensione di lunedì prossimo 😊

Adesso è il momento di inaugurare il Blog Tour con la mia tappa, la quale riguarda appunto il protagonista maschile dell'opera.

 




Jurgen è un giovane proveniente da un'importante famiglia dell'aristocrazia bavarese e, seguendo quasi un percorso obbligato, diventa ufficiale delle SS quando Hitler sale al potere. Al contempo, però, il ragazzo è anche innamorato di un'ebrea (una donna di nome Sara che lui desidera ardentemente sposare).

Il dilemma del personaggio è facilmente spiegato. E devo dire che Jurgen è davvero un protagonista che suscita sentimenti contrastanti nel lettore: domani una mia collega vi parlerà invece di Sara, e sono sicura che per tutti voi sarà immediato, naturale, provare empatia per lei.

Ed è giusto così, è giusto che Sara sia la figura che più conquista i sentimenti del fruitore dell'opera; perché, come si suol dire, è la parte lesa. Colei che deve guardare in faccia il proprio uomo sapendo che lui rappresenta tutto ciò che sta distruggendo la sua vita, quella della sua gente. Come si può accettare una cosa del genere, come si potrebbe pretendere un sacrificio simile persino dall'amore più puro e profondo?

Tutti voi avete ragione. Però anche Jurgen merita compassione. Perché le cose, in questa vita complicata, non sono mai bianche o nere; nè gli esseri umani sono solo buoni o solo cattivi. Jurgen può essere un soldato del Terzo Reich e forse può anche credere in certi concetti che per gli altri, per chi è cresciuto al di fuori di un determinato ambiente, risultano semplicemente inaccettabili... Ma nello stesso tempo può essere un giovane che ama davvero e che sta cercando di affrontare il presente come può

I personaggi come lui, intrappolati tra due nature contrastanti, in genere non ci piacciono perché non sappiamo come classificarli. Non sappiamo da che parte stanno, perché non lo sanno nemmeno loro. Tutttavia, personaggi simili devono anche farci riflettere, altrimenti significa che stiamo perdendo l'opportunità di ragionare sulla complessità della natura umana.

Se qualcuno di voi si è mai trovato a dover scegliere tra due parti di sé stesso, forse può capire meglio Jurgen: vivere una situazione come questa significa non avere più neppure un'identità; essere assaliti da mille pensieri contrastanti, non essere in grado di distinguere ciò che è giusto da ciò che non lo è. 

Come può una persona prendere una decisione fondamentale, se si sente lacerata nell'anima? E se poi fare la cosa giusta volesse dire perdere tutto, sarebbe così facile imboccare quella strada e seguire l'etica a scapito del proprio benessere?

L'istinto di autoconservazione è forse il più potente e ancestrale nell'uomo, ed essere un eroe o un martire non è un obbligo.

Spesso si ritiene, a mio parere erroneamente, che personaggi come Jurgen siano deboli perché non capiscono quello che vogliono davvero. Io penso invece che la questione sia un po' più difficile da sbrogliare: Jurgen sa benissimo ciò che vuole, ma si tratta di un desiderio incompatibile con la realtà. E non è colpa sua se le circostanze lo mettono davanti a un bivio cruciale, perché non è stato lui a creare il nazismo. Lui si è ritrovato in mezzo, non ha scelto di nascere tedesco né di vivere in un ambiente pieno di pressioni e di aspettative. Jurgen si è ritrovato a vivere in circostanze create da una serie infinita di motivazioni sociali, economiche e storiche, circostanze rese reali anche dalla follia di alcuni uomini e dalla connivenza cieca di altri. Nessun essere umano sarebbe stato in grado di prevedere tutte le varianti che hanno portato all'assetto politico di quegli anni, e nessuno avrebbe potuto immaginarne tutte le conseguenze. Come tutti i contemporanei, Jurgen deve andare a spanne e a tentoni, decidendo cosa fare a seconda della singola occasione e magari lasciandosi trasportare da un vento che sembra promettere bene ma che alla fine si rivelerà foriero di sventure.

A questo punto mi direte che, pur calcolando tutte le attenuanti del caso, un uomo ha delle responsabilità. La responsabilità di scegliere anche quando scegliere sembra impossibile, perché la vita forse non sarà giusta ma è proprio nelle situazioni difficili che si vede il valore di una persona. E' la stessa risposta che dà l'autore del libro, a giudicare dal finale che ha scritto per Jurgen, e credo che il concetto si possa riassumere asserendo che certe cose si possono comprendere ma non giustificare.

Sono d'accordo. Tuttavia, se esiste un versante morale e duro della questione, ne esiste anche uno pietoso. E il dilemma che Jurgen ha dovuto affrontare nel suo percorso merita un po' di pietà, secondo me. Siamo tutti spaventati su questa terra: vittime o carnefici siamo tutti "soli e in mutande", e ognuno fa quello che può. Magari non è sempre possibile perdonare, ma credo anche che se si deve giudicare sia meglio giudicare le azioni, le idee, e non le persone. Una persona forse è un organismo troppo complesso per poter essere giudicato in senso assoluto.

Quindi il mio compito, oggi, è spezzare una piccola lancia in favore di Jurgen. Non solo per l'evoluzione che avrà nel romanzo e per la persona che potrà forse diventare alla fine della storia, ma anche per quel giovane innamorato che per lungo tempo è rimasto in bilico ed è stato cieco. Anche lui merita la nostra pietà.


Che ne pensate, miei cari? La questione è così complessa che probabilmente è impossibile arrivare a una conclusione univoca, e questo è uno dei tanti aspetti che rendono il romanzo di Franco così speciale. Che siate d'accordo con me o meno, di sicuro apprezzerete il libro e i mille interrogativi che esso pone al lettore 😊

Perciò correte subito ad acquistare la vostra copia qui!

E mi raccomando, seguite ogni singolo articolo dei due eventi dedicati a Il volo del canarino... Non ve ne pentirete 😉

Io vi ringrazio come sempre per avere letto la mia tappa, e vi do appuntamento alla settimana prossima per il Review Party. Non mancate!

Stay bookish 😁


Elisa 🌸

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