"È stato il vento" di Saman Adhami

Buon pomeriggio, miei cari readers 💜

Anche oggi ho il piacere di parlare di un romanzo basato su una serie di tematiche importantissime e attuali, e ancora una volta l'occasione di leggere questo libro è arrivata in un momento perfetto dato che si avvicina l'8 di marzo.

Una Giornata Mondiale, quella dedicata alla Donna, che troppo spesso si perde nei dettagli dei mazzolini di mimosa e dei cioccolatini, gesti che assolutamente non mi sento di condannare ma che non possono (e non devono) esaurire il senso della ricorrenza.

Perciò vi lancio fin da subito una sfida: se per l'8 di marzo volete fare un dono a una donna che amate e stimate (anche a voi stesse), regalatele un libro. Magari quello di cui vi parlerò tra poco: È stato il vento è un romanzo intenso e toccante, scritto da Saman Adhami.

Prima di entrare nel vivo della recensione, vi lascio i link d'acquisto dell'opera: qui potete trovare la versione cartacea, e qui invece quella digitale 😊

Ma adesso, se vi va, ascoltate cosa ho da dirvi sulla storia narrata in questo bel libro...



È il reportage di un viaggio particolare in una terra antica e preziosa come l'Iran, purtroppo ancora oggi gravata da numerose piaghe sociali, politiche e umane; una di esse riguarda sicuramente la condizione femminile, la quale purtroppo è tuttora un problema che chiede di essere sviscerato. E che negli ultimi tempi ha cominciato a farsi sentire con voce più squillante grazie alle proteste iraniane del 2022. A visitare questa terra inquieta saranno due amiche, una ragazza iraniana e una italiana. La loro avventura si intreccerà inevitabilmente a quella di un paese che aspetta di cambiare e alle tre parole che riassumono lo spirito delle proteste iniziate più di un anno fa: donna, vita, libertà. La libertà per tutti e anche per le donne, perché senza libertà non c'è vita.

I racconti che riescono a circondare i personaggi sia dal punto di vista personale che da quello "pubblico", per così dire, sociale e storico, sono potenti in un modo speciale. Perché in racconti come questo capita che il microcosmo dei singoli individui si mescoli, fino a diventare un tutt'uno con esso, con il macrocosmo di una città o di una nazione, di un popolo intero. Così, l'amicizia e l'amore che nascono fra Setareh e Alice non sono mai distaccati da ciò che le due ragazze vivono nel corso del loro viaggio in Iran... Ed è qui, credo, che si trova la delicatezza con cui l'autore ha narrato l'avventura delle sue protagoniste. Sarebbe stato facile creare un rapporto irrealistico e dire che tutto va bene, sarebbe stato anche confortante per il lettore che cerca libri in cui i problemi non intaccano mai sul serio la serenità dei personaggi.

Però la vita non funziona così, vero? Non è possibile chiudersi nell'idillio di un mondo a due, anche se è un mondo bellissimo, e ignorare il fuoco che fa terra bruciata tutto intorno. La poesia della realtà è quella in cui l'inquietudine e il calore umano non sono mai separati. Perché un uomo è sempre un elemento inserito nel suo tempo, ed è per questo che Alice e Setareh devono diventare parte del fiume in piena di Teheran, camminando tra le strade della città attraversate da sempre più urgenti manifestazioni per i diritti delle donne.

Fra tutte le tematiche scottanti toccate dal romanzo di Saman Adhami, forse io, come la solita sentimentale che sono, mi sento colpita da quella che probabilmente è la più scontata ma non per questo meno autentica: è possibile amare anche nelle situazioni pericolose, apparentemente disperate persino... Anzi, è necessario farlo. È importante non chiudere il proprio cuore, perché a volte i sentimenti profondi nascono nei luoghi e nei tempi più impensati. Fiori in un campo minato.

Sì, tira ancora il vento: tra gli imponenti palazzi di Teheran, stagliati sullo sfondo di antiche montagne. Tira un vento forte oltre i cancelli dell'università, e sulle forme chiare, bianche, della Torre Azadi. Fa svolazzare i lembi dei veli delle signore, sollevando turbini di stoffe colorate. Soffia un vento che domani sarà sempre nuovo. E quando la sera cala su una città irrequieta, e le luci si accendono come in una cartolina, le giovani come Alice e Setareh possono riposare nella quiete della reciproca vicinanza. Ma il vento non si placa mai. Per fortuna.


Ricordate che vi ho sfidati tutti: quest'anno libri, per la Festa della Donna... E se volete anche i cioccolatini, quelli non guastano mai 😅

Ma soprattutto libri, o un viaggio, un film, una canzone, una poesia. Qualcosa che rimanga.

È stato il vento sarebbe davvero un dono stupendo, e non solo per le donne e non solo l'8 di marzo. Leggete questo romanzo, perché abbiamo tutti un gran bisogno della storia di Setareh e Alice 🙏


Ringrazio infinitamente l'autore per avermi dato la splendida opportunità di conoscere la sua opera! E grazie anche a tutti voi, che come sempre mi avete seguita fin qui 💟

Alla prossima e... Stay bookish!


Elisa 🌸

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