Blog Tour "Assassinio sulle scogliere di Ballycastle": Perché in estate amiamo leggere i thriller?

Felice rientro a casa, miei cari readers 💜

L'estate sta finendo, il caldo se ne va... Ed è tempo di tornare a parlare di cose libresche 😀 

Quali libri avete letto nelle scorse settimane? I miei poteri da indovina sono un po' arruginiti, eppure ho la sensazione che molti di voi avranno portato in valigia almeno un romanzo thriller.

Ci ho preso, vero? 😁 No, non sono in grado di leggere nel pensiero, ma non era difficile azzeccare la risposta giusta: sembra infatti che il genere giallo/thriller, già diffuso e apprezzato anche nelle altre stagioni, diventi particolarmente ghiotto durante le vacanze

Me ne sono accorta da bambina, a sei anni, quando ancora non sapevo leggere ma ricevetti in regalo un fumetto di Minnie in occasione di una villeggiatura al mare: ogni mattina, dopo essere uscita dall'acqua, mi sedevo sotto l'ombrellone e mia zia mi leggeva e rileggeva una storiella in cui Minnie si improvvisava detective proprio nel bel mezzo di un soggiorno in una pensione al mare. E io non mi stancavo mai di ascoltarla, anche se la conoscevo quasi a memoria.

Più avanti ho scoperto di non essere l'unica a prediligere i racconti thriller in estate; non che sia l'unico genere che leggo da maggio a settembre, ma il romanzo giallo delle vacanze non può mancare 😄

Vi siete mai chiesti il motivo di questa abitudine tanto comune e particolarmente goduriosa per i lettori? Io sì, e oggi cercherò insieme a voi di rispondere alla domanda. Partendo proprio da un thriller di recente pubblicazione, ovvero Assassinio sulle scogliere di Ballycastle. 

Si tratta dell'opera d'esordio dell'autrice Siryana Marshal, e il mio articolo odierno ha il piacere di inaugurare un Blog Tour a essa dedicata: le tappe proseguiranno fino a venerdì (per l'occasione ho voluto accaparrarmene ben due 😍), mentre la prossima settimana ospiteremo un Review Party nel corso del quale recensiremo il romanzo nel dettaglio 😊

Perciò ricordatevi di seguire tutti i blog partecipanti e di dare un'occhiata agli articoli che arriveranno nei prossimi giorni 💖

Tra l'altro Assassinio sulle scogliere di Ballycastle si presta perfettamente all'argomento di questa tappa, e voglio proprio "usarlo" come esempio per sviscerare la mia riflessione. Quindi direi di cominciare!




💙 Credo che una delle ragioni principali per cui il thriller va alla grande d'estate sia legata al tema dei viaggi e del contrasto tra un'ambientazione amena e un mistero scabroso da svelare.

Tale aspetto è predominante nel libro di Siryana Marshal, poiché esso è ambientato su una splendida scogliera nell'Ilrlanda del Nord. Il mare, il cielo terso, la natura incontaminata: possiamo ammirare questi elementi già sulla cover, e ditemi se la vista non vi riempie il cuore 🌊

Eppure c'è un cadavere sulla spiaggia. C'è un morto a cui bisogna rendere giustizia, un puzzle da mettere insieme pezzo dopo pezzo. C'è un passato colmo di bugie e marciume da riportare purtroppo a galla. E il protagonista, l'investigatore O'Connor, non è certo in ferie. L'acqua di quel mare meraviglioso non è limpida.

Ma perché ci piace "sporcare" la bellezza di un luogo, e di una vacanza, pensando a omicidi e tradimenti vari? 

Il fatto è che la mente umana ama i contrasti più di quanto ami l'armonia, a patto che essi non rappresentino un pericolo diretto. L'idillio della natura ci stancherebbe abbastanza in fretta se non sapessimo che essa nasconde dei misteri, qualcosa di eccitante. Così, la dissonanza tra il piacere di una vacanza e la tragedia di un delittto stuzzica la nostra voglia di adrenalina. Ovviamente il meccanismo funziona solo perché i romanzi appartengono alla finzione: non saremmo contenti di trovarci un killer tra i piedi mentre andiamo al mare, quello no 😅

Ma se il brivido arriva dalle pagine di un libro, allora diventa intrigante 😇


💙 Un discorso affine si può fare per la calma e la tranquillità che in genere contraddistinguono le ferie. Nessuno desidera una vacanza turbolenta, però spiare le disavventure di personaggi immaginari attraverso le parole e le pagine può essere molto divertente. E può dare una scossa a una situazione talvolta troppo immobile, che spesso si presenta quando siamo in villeggiatura e non abbiamo nulla di importante da fare. Più siamo rilassati e spensierati e più siamo disposti ad accogliere il racconto di fatti sanguinosi senza restarne traumatizzati, e anzi sentendoci inebriati dall'eccitazione.

Possiamo interrompere il lungo ozio del pomeriggio lasciando che la nostra mente corra a un altro luogo, ad altre atmosfere, a personaggi che non esistono. E poi, quando vogliamo tornare alla normalità, ci basta chiudere il libro per allontanare da noi la morte o la colpa e ritrovarci in un tramonto dorato.

Esperienze simili sono in grado di arricchire una vacanza, come è accaduto a me con il fumetto di Minnie. Mentre mia zia leggeva, ero seduta sotto l'ombrellone a fare uno spuntino; ma ero anche nella pensione di Minnie, sentivo le atmosfere e mi sembrava di vedere le decorazioni della carta da parati o la poltrona nella camera della protagonista. Quel soggiorno al mare rimarrà sempre legato a una storia avvincente nella mia memoria.

L'immedesimazione del lettore vale per qualsiasi genere di libro (purché si tratti di un'opera di qualità), però in determinate circostanze i gialli "rendono di più" perché di solito contengono anche tracce di generi assai diversi: Assassinio sulle scogliere di Ballycastle, per esempio, ci offre un mix di sensazioni variopinte; oltre a calarci sulla scena di un delitto, affonda anche nella psicologia dei personaggi, nelle atmosfere irlandesi e nel passato di una famiglia superba. Anche se non siete dei fan hardcore dei thriller, dunque, questo libro potrebbe farvi sognare 👌


💙 Il terzo elemento che mi sento di citare (sebbene ce ne siano molti di più, a ben vedere) riguarda il tempo. Il nostro tempo, che ormai ci sembra troppo poco nella vita frenetica del XXI secolo. Un lettore convinto trova sempre un po' di tempo per i libri, siamo d'accordo: ma ammettiamolo, non è facile seguire un racconto mentre dobbiamo lavorare, badare alla casa, occuparci di mille commissioni e prenderci cura della nostra sfera privata. Durante le vacanze siamo semplicemente più liberi, anzi dobbiamo inventarci dei modi per riempire questo tempo benedetto che per una volta possiamo spendere in abbondanza. La mente, quindi, è più sgombra e si concentra facilmente sul romanzo che stiamo leggendo. 

D'altra parte, però, vogliamo anche riposare e non sempre abbiamo la tenacia di dedicarci a letture "impegnative". Abbiamo il desiderio di sgranchire la mente senza appesantirla troppo.

Ed ecco che, miracolosamente, arrivano i libri gialli. Molti di essi sono più di banali opere commerciali e non hanno nulla da invidiare ad altri romanzi altolocati, ma il thriller mantiene comunque un ritmo movimentato e basato sulle suspense, sull'azione, su una narrazione dinamica. Nello stesso tempo è inevitabile per il lettore provare a risolvere il mistero prima del detective di turno: così, se il libro è buono ci lanciamo in mille ragionamenti per trovare il colpevole e ricostruire tutta la vicenda. Non è un caso che anche i rebus e i giochi di enigmistica siano particolarmente apprezzati durante l'estate: alla nostra mente piace lasciarsi ossessionare, quando l'ossessione è un passatempo che rimane nel contesto protetto di un libro.

L'opera di Siryana Marshal è in effetti un puzzle da ricostruire dettaglio per dettaglio, a partire dal passato per poi terminare nella tragedia del presente e finalmente darle pace. Non vi dirò molto circa il percorso del detective O'Connor, perché tra qualche giorno avremo una tappa dedicata al protagonista e al suo metodo di investigazione sul blog Le Letture di Adso 😮

Tuttavia posso svelarvi che parte delle indagini verterà su un oggetto speciale, un gioiello... E su un nome che ormai non viene più pronunciato, che è stato affidato al tempo. Come se qualcuno lo avesse lasciato volare sulle onde del mare di Ballycastle.

Per inciso, la presenza di un oggetto catalizzatore di indizi e sospetti appartiene a una versione squisitamente classica del racconto giallo, e sono certa che moltissimi lettori apprezzeranno questo elemento 😉


Insomma, abbiamo capito che Assassinio sulle scogliere di Ballycastle ha davvero tutte le carte in regola come thriller estivo 👍

Ma, a questo punto, mi sorge una domanda: se le vacanze sono il periodo più bello dell'anno, perché non cercare di portarne un pezzettino con noi anche in autunno? Prolungare un piacere è il desiderio di tutti, no? 😀

Perciò è questa, miei cari readers, la challenge che vorrei lanciarvi per la prossima stagione autunno/inverno: continuiamo a leggere i libri che ci fanno stare bene! Ritagliamoci un angolino di giornata per dedicare la mente ai viaggi con la fantasia, alle emozioni e alla risoluzione di enigmi coinvolgenti 😍

Possiamo cominciare proprio dal romanzo di Siryana: cliccate qui per acquistare la vostra copia cartacea di Assassinio sulle scogliere di Ballycastle, e invece cliccate qui se preferite la versione digitale 😄

Noi ci rivediamo giovedì, quando avrò l'onore di mostrarvi una simpatica intervista che l'autrice mi ha gentilmente concesso!

Intanto ringrazio Siryana per avermi affidato la promozione del suo libro, e mando un caloroso ringraziamento anche a tutti i siti che parteciperanno agli eventi (mi raccomando, non perdetevi nemmeno un articolo 😊).

Ma come sempre, il grazie più grande è tutto per voi 💖

Stay bookish!

Elisa 🌸

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