Blog Tour "Assassinio sulle scogliere di Ballycastle": Intervista a Siryana Marshal

Eccomi qui, miei adorati readers 💜

Come promesso, oggi torno a parlarvi di Assassinio sulle scogliere di Ballycastle, nella speranza che questo libro possa addolcire il nostro rientro dalle vacanze ed essere come una bottiglia piena di sabbia nella valigia 😍

Lunedì abbiamo approfondito appunto l'aspetto legato alla popolarità dei romanzi thriller durante l'estate, perciò se vi siete persi l'articolo correte a recuperarlo 😉 Spero inoltre che stiate seguendo anche le altre tappe del Blog Tour dedicato al libro, e che vi stiate preparando per il Review Party della prossima settimana 💖

Oggi l'autrice Siryana Marshal ci ha fatto un grande regalo, accettando di essere presente su Paper Purrr per partecipare a una bella intervista 😊

Direi quindi di non farla aspettare troppo! Prima di cominciare, però, vi ricordo i link d'acquisto dell'opera: qui potete trovare il cartaceo, e qui l'e-book. Se la vostra voglia di giallo non se ne è andata insieme al sole di agosto, sappiate che questo romanzo ne contiene in abbondanza 😀

Colgo inoltre l'occasione per rimandarvi anche ai social della scrittrice, nel caso voleste scoprire qualcosa di più sulle sue attività: come leggerete nell'intervista, Siryana sta già lavorando al secondo libro... Tenetela d'occhio 😁

Ecco la sua pagina Facebook, qui; e il suo profilo Instagram, qui.

Ma adesso è davvero il momento di lasciare la parola alla nostra ospite 😺




Ciao, Siryana! Ti ringrazio moltissimo, anche da parte dei lettori di Paper Purrr, per avere accettato di fare quattro chiacchiere con noi a proposito del tuo primo romanzo, Assassinio sulle scogliere di Ballycastle. Cominciamo? 😊


Certo!


Spero non sia una domanda indiscreta, ma abbi pazienza, sono curiosa! Come mai hai scelto di
pubblicare il tuo libro sotto pseudonimo? E, se posso chiedere, il nome Siryana Marshal ha un
significato speciale per te?


È stata una scelta pensata e pesata. Pubblicare con pseudonimo è sicuramente penalizzante, il
pubblico vuole sapere chi c’è dietro la stesura di un libro, e non assolvere a questo “compito”
spesso allontana il lettore invece di avvicinarlo. Ho però scelto di fare questo investimento
chiamiamolo così; ho voluto scommettere sulla qualità del prodotto, nella speranza che sia così
valido da attrarre indipendentemente da chi sia realmente l’autrice dietro il nome Siryana Marshal, e
fino ad ora devo dire che sembra essere stata una scelta vincente.


Vorrei anche domandarti se esiste un motivo specifico per cui hai preferito pubblicare in self invece di rivolgerti a una casa editrice. Quali sono, secondo te, i vantaggi e gli svantaggi del self
publishing?


Ho scelto questo tipo di produzione perché credo che per un esordiente sia più stimolante e anche
gratificante poter fare da sé. Ho scelto youcanprint, che mi ha seguita e supportata in tutte le fasi,
lasciandomi però la libertà di scegliere ogni cosa. In questo modo ho sentito davvero la produzione
“mia”. Inoltre, i tempi sono stati veloci, con l’editoria classica possono passare mesi prima che si
abbia una risposta per sapere se il libero verrà o meno pubblicato e poi, si sta giustamente, alle
regole dettate dall’editore. La mia è stata quindi una scelta di autonomia e indipendenza che al
momento non rimpiango.


Veniamo adesso alla storia! Essa è ambientata in un bellissimo paesaggio dell’Irlanda del Nord.
Perché hai scelto proprio questa collocazione geografica? Conosci il luogo, o magari sei appassionata della cultura irlandese?


Sono appassionata di viaggi, in genere. L’Irlanda, la Scozia, l’Inghilterra sono alcune tra le mete che vorrei visitare. Amo particolarmente i paesaggi verdeggianti e l’idea di ambientare un giallo in luoghi come quelli era sicuramente a mio avviso la scelta migliore. Ballycastle era il luogo ideale per ambientare un assassinio sulle scogliere e così l’ho scelta, anche perché volevo una cittadina non troppo grande per ambientare le scene, cercavo un luogo che avesse sufficiente vitalità senza però dovermi immergere in una metropoli.


Senza fare spoiler, so che un elemento principale nel tuo racconto riguarda la cosiddetta “nobiltà”, o per meglio dire la reputazione illustre che determinate famiglie ostentavano anni fa e che per qualcuno sembra essere ancora importante. Eppure, questa ossessione per una rispettabilità spesso ipocrita porta in genere alla disgrazia. Cosa pensi dell’ipotetico confine che separa le persone nate in una famiglia “per bene” da chi invece appartiene a una condizione economica e/o sociale inferiore? Credi che oggi abbia ancora un senso appigliarsi a questo tipo di idee?


Non apprezzo nè condivido le separazioni nette, in nessun ambito nella vita e men che meno nel
ceto sociale. Nel mondo esiste di tutto, e di conseguenza esite la povertà come la ricchezza, sono
confini inevitabili che derivano da mille fattori differenti, ma un conto è che esistano ceti diversi
con economie differenti, un altro conto è la nobiltà intesa come sangue “blu” come valore umano
differente, ecco questo no, non lo condivido. Nessun essere umano può avere differente valore solo
perché è nato e cresciuto in un ambiente economico e sociale differente. Il valore della persona resta
quello che è a prescindere da questi criteri di valutazione. Nel mio libro spero che al lettore arrivi
proprio il messaggio di quanto questa visione sia cieca e misera oltre che fine a se stessa.

 

Si capisce dunque che il tuo romanzo è basato su una vicenda famigliare. A tal proposito mi viene
in mente l’incipit di Anna Karenina: “Tutte le famiglie felici si assomigliano fra loro, ogni famiglia
infelice è infelice a suo modo”... Secondo te è corretto affermare che spesso gli inferni più terribili si nascondono proprio dentro alle mura domestiche?


In parte credo di si, anche se, penso che l’inferno si nasconda nel cuore di ognuno di noi. L’uomo da sempre vive nella propria esistenza un “suo” inferno personale, sia esso dovuto alla salute, agli affetti, alle privazioni. Le persone, anche le piu’ insospettabili spesso nascondono dolori e sofferenze dettate dal quotidiano che si fa fatica anche solo ad immaginare. Troppo spesso si giudica in base a ciò che si vede, si tende ad associare il benessere economico al non avere alcun problema, e questo è sbagliato. Certo, partire da un a base economica solida fa molta differenza, ma questo non rende immuni dalle sofferenze e dai dolori, che il denaro spesso non è in grado di sopire. 


Cosa puoi raccontarci del protagonista, il detective Finn O’Connor? Lo descriveresti come il “tipico” investigatore inaridito dagli orrori che è stato costretto a vedere, oppure è una figura più morbida e ottimista?


Il Detective O’Connor è un uomo appassionato; appassionato innanzi tutto del suo lavoro, che ama
oltre ogni cosa, ma è anche appassionato della vita, per la quale nutre un rispetto ed un amore profondo. E’ sicuramente un individuo estremamente intelligente, acuto e nel contempo sensibile.
In apparenza è freddo e di poche parole, ma questo è dovuto in buona parte all’estrema versatilità e
laboriosità della sua mente, che è sempre in fermento e lo porta più a pensare che parlare. Non è inaridito, né troppo ottimista, è una figura che ben rappresenta l’equilibrio, mentale e fisico, potrei
dire un uomo senza eccessi, che sa mantenere i nervi saldi e il controllo della situazione senza mai
perdere però l’umanità e la sensibilità che lo caratterizzano.


Mi dicevi inoltre che sei già al lavoro per un secondo romanzo, giusto? Dai, puoi darci qualche
anticipazione?😊


Questa volta sarà ambientato molto lontano dall’Irlanda del nord. O’Connor si troverà invischiato in un efferato caso di omicidio nell’affascinante quanto misteriosa terra dei faraoni. E chissà questa volta se riuscirà a risolvere il caso…



Grazie ancora di cuore, Siryana! E buona fortuna per tutti i tuoi progetti letterari e non. Alla
prossima!



Questa intervista mi è piaciuta tantissimo! Ricca, profonda e interessante. Come il libro del quale abbiamo parlato, un libro che quindi dovete assolutamente leggere 💙

Ringrazio ancora Siryana per essere stata con noi, e vi do appuntamento a lunedì prossimo per la recensione del romanzo! Nel frattempo continuate a seguire il Blog Tour... E stay booksh!

Elisa 🌸



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