Speciale Halloween - Indovina il colpevole con Valerio Marra

Felice Halloween, readers! 👻👽🌛

Finalmente la festa più terrificante dell'anno è arrivata... Come avete deciso di passare il 31 ottobre? Io ho deciso di fare le cose in grande stavolta, e ho dedicato ai festeggiamenti tutto il weekend. Tra un film dell'orrore e un dolcetto alla zucca, però, non posso dimenticare i brividi che dà un bel romanzo; e siccome le protagoniste di questa giornata sono le streghette come me, ho pensato di portarvi un regalino.

 

 


 

Come promesso, oggi ho in serbo per voi un contenuto speciale legato ad Halloween (che fa il paio con la recensione dell'horror di Roberto Baldini che ho pubblicato qui). Ma non sarò da sola a presentarvelo, perché per l'occasione ho invitato un ospite che la sa lunga in fatto di storie misteriose: si tratta di Valerio Marra, mio collega all'agenzia Saper Scrivere e autore di romanzi gialli editi niente meno che dalla Newton Compton, signori. Il protagonista dei suoi libri è il commissario Festa, un personaggio intrigante attorno al quale Valerio costruisce avventure e disavventure intrise di sangue. L'ultimo caso del commissario Festa è uscito in libreria un paio di mesi fa nel racconto Una notte buia di settembre.

Ho avuto il piacere di leggerlo, così a breve vi farò conoscere il mio parere. E posso già anticiparvi che ci sarà parecchio da dire 😁

Intanto vi consiglio di dare un'occhiata al profilo facebook dell'autore (qui), dove troverete gli articoli relativi al Blog Tour e al Review Party che alcuni blog amici hanno dedicato al romanzo nelle scorse settimane. Comincio a lasciarvi anche i link d'acquisto dell'opera, nel caso all'ultimo minuto vi servisse una lettura di Halloween: qui trovate il cartaceo e qui il digitale.

Ma in cosa consiste la sorpresa che ho preparato per voi? Beh innanzitutto Valerio è stato così gentile da fare quattro chiacchiere con me e spiegarmi qual è il suo rapporto con il thriller; poi mi sono divertita a mettere alla prova le sue capacità investigative con un piccolo caso di omicidio (e lui cortesemente si è prestato al gioco... ci vuole poco a farmi contenta 😅).

Perciò leggete con attenzione le risposte dell'autore e cercate di risolvere l'enigma proposto. Lui ci ha azzeccato quasi in pieno, e voi? 💀


Ciao Valerio, grazie mille per avere accettato di fare quattro chiacchiere con noi in questa giornata "spaventosa"! Cominciamo? Innanzitutto ti chiedo se ami Halloween e, in caso affermativo, come lo festeggi. So che hai un bimbo piccolo... Gli stai trasmettendo la cultura del "dolcetto o scherzetto"?

Ci  Ciao, Elisa. Devo ammettere che non ho mai amato particolarmente questa “festività”. Sono più legato al Carnevale, anzi ai Saturnali dell’antica Roma 😂  Scherzi a parte, lo intendo come un pretesto per far divertire mio figlio o fare qualcosa di diverso.  

     Ma veniamo a te. Ho letto che sei laureato in Scienze per l'Investigazione e la Sicurezza, un ambito molto particolare e di cui si sa relativamente poco. Ci racconti in breve quali sono stati i tuoi studi?

Di Diciamo che venivo da studi abbastanza “tecnici” (Economia e Commercio a Tor Vergata), tuttavia, durante un Master che riguardava il reato dello Stalking, ho iniziato ad appassionarmi a queste materie e ho deciso di seguire il Corso di laurea all’Università degli studi di Perugia. È stata una bella esperienza e lo consiglio

Ti  Ti  sarebbe piaciuto diventare un ispettore della polizia o magari un detective privato (forse hai avuto qualche esperienza in merito?), oppure trovi che tutto sommato sia meglio avvicinarsi a certe cose "solo" come scrittore attraverso le pagine di un romanzo? Da una parte l'invenzione può essere più eccitante della realtà, dall'altra vivere concretamente determinate esperienze può diventare un grave fardello. Che ne pensi?

(Sorrido). In realtà, ti manca un particolare che ti rivelerò in privato. Mistero a parte, lavoro nel campo, diciamo, e mi piace affrontare di certi argomenti anche nei romanzi. Devo dire che, per quanto mi riguarda, nella realtà è tutto meno appassionante e più “burocratico”. Meglio leggere di certe cose. Senza dubbi. 

4)  Credo che ogni scrittore finisca inevitabilmente per costruire un rapporto con i suoi personaggi, ma com'è portare avanti lo stesso protagonista per tanto tempo e in diversi libri? Che cos'è per te il Commissario Festa... Un alter ego? O un amico? Ti capita di litigarci?

Festa è un personaggio “particolare”, con dei conflitti molto importanti.

(E quanti sono i livelli di conflitto?)

Ehm, scusa, mi sono venute in mente le lezioni di scrittura creativa 😉.

Comunque, come dicevo, giunto al quarto capitolo della serie, il personaggio si sta evolvendo. Come tutti gli altri, d’altronde. E scrivere una serie mi permette di poter distribuire questa trasformazione nell’arco di più libri. Proprio come ci dicono di fare gli insegnanti di scrittura creativa: i personaggi devono evolversi. Come si evolvono le persone nella realtà.

5)   Creare un intreccio thriller conoscendo già la risposta dell'enigma può essere insidioso, perché certi dettagli che per lo scrittore sono chiari possono essere incomprensibili per il lettore o viceversa troppo scontati. Hai un metodo per provare l'efficacia delle tue trame prima della pubblicazione?

No, anzi. Avere tutto pianificato ti permette di dosare meglio le “semine”, le “raccolte”, le “aringhe rosse”, gli eventuali “MacGuffin”, ecc. Tradotto per i non addetti ai lavori, ti fa lavorare meglio. Piuttosto, sarebbe insidioso non conoscere le risposte degli enigmi, perché si creerebbe confusione. E se non si hanno le idee chiare mentre si scrive, anche chi leggerà non avrà le idee chiare. Detto questo, ho dei beta reader; spesso la pianificazione non basta e si possono commettere comunque degli errori.

6)    Immagino che oltre a essere scrittore di gialli tu sia anche un grande appassionato del genere. Quando leggi un romanzo oppure guardi un film thriller, come te la cavi? Solitamente riesci a indovinare chi è il colpevole e come si sono svolti gli eventi?

Sono più interessato agli aspetti tecnici, come le tecniche di scrittura (o regia) che sono state utilizzate. La “gara” alla scoperta del colpevole è un po’ un vecchio metodo di concepire il genere che, per alcuni aspetti, reputo superato. La sfida lettore-scrittore (elaborata, tra gli altri, dal decalogo di Knox di quasi cent’anni fa) ha, per alcuni aspetti, fatto il suo tempo. Come dicono quelli bravi, bisogna dare al lettore (spettatore) quello che vuole. Ma non come lo vuole. La differenza, quindi, è nel come. Ed è lì che si concentra la mia attenzione.

Detto questo, se il romanzo (o il film) è ben fatto, capisco con netto anticipo sia il colpevole che l’eventuale svolgimento. Se poi si utilizzano dei Deus ex Machina no, ma semplicemente perché c’è un errore alla base 😅

A questo proposito, prima di salutarti vorrei fare un gioco con te (anche se così sembro Saw!). Ho in mente una piccola storiella con omicidio: ti andrebbe di calarti nella parte dell'investigatore e provare a risolvere il mistero?

In una casa abitano una donna con due figlie gemelle e una domestica. Una mattina la madre viene trovata morta nella sua camera, uccisa con un colpo di pistola probabilmente sparato durante la notte mentre lei dormiva.

Arriva il detective della polizia, che si appresta a interrogare le persone presenti in casa al momento dell'omicidio. L'investigatore deve tenere conto di tre cose:

1) La gemella A dice solo la verità.

2) La gemella B dice solo bugie.

3) La domestica alterna una verità e una bugia: se la sua ultima affermazione è stata una bugia, per esempio, quella dopo sarà per forza la verità.

A dice: "L'assassina è la domestica. Tutte le sere portava a nostra madre una tisana in camera. Inoltre sapeva che nostra madre teneva una pistola nascosta nel cassettone della biancheria."

B dice: "L'assassina è A. Ieri sera la domestica ha portato a nostra madre una tisana. La domestica sapeva dove nostra madre nascondeva la pistola."

La domestica dice: "Non so quale delle gemelle sia l'assassina. Ieri notte ho portato la tisana nella stanza della signora. Non sapevo che la signora avesse una pistola."

Sapendo che la gemella A può dire solo la verità, il detective sarebbe inizialmente propenso ad arrestare la domestica; tuttavia riflettendo sulle affermazioni delle tre sospettate giunge a una conclusione diversa. Per confermare i suoi sospetti interroga l'avvocato di famiglia e scopre che in assenza di un testamento la casa e tutte le proprietà della madre andranno in eredità alle figlie. A questo punto non ha più dubbi...

Chi è l'assassina e qual è la domanda che il detective deve fare per risolvere l'enigma?

Ecco qui. Ti do un piccolo indizio, e lo do anche a chi ci sta leggendo e vuole provare a risolvere il mistero: la situazione descritta non è realistica dal punto di vista logico, ma ricorda che un buon investigatore non lavora solo di logica... Conosce profondamente anche l'animo umano, e tiene conto del movente di ogni sospettato.

Allora, che mi dici?

In realtà mi sono un po’ perso: ci sono delle distonie, proprio dal punto di vista matematico. Tuttavia, la domanda che bisogna fare in questi casi è sempre la stessa: cui prodest?

Chi ne giova?

Devo dire, allora, che il movente pende sulle due sorelle. La gemella A dice che è la domestica perché porta la tisana tutte le sere, ma non dice che sia andata anche la sera dell’omicidio. Dunque, dal suo punto di vista, potrebbe aver detto la verità. Quindi, escludendo la domestica (quella sera non è andata) e dando per buono che non può essere la gemella A, perché la B dice sempre bugie, non resta che la B. Quindi dico la B, ma sicuramente sbaglio 😉 Perdonate la poca lucidità, ma fino a ieri avevo 4° di febbre! 😆

Oddio, spero che questo schema complicato non ti abbia fatto venire il mal di testa 😱 D'altronde una rompiscatole come me non poteva che ideare un enigma assurdamente cervellotico e intricato 😈😈😈 Ma sai, in realtà hai risolto buona parte del mistero e soprattutto sei riuscito a capire qual era il metodo di ragionamento giusto. Complimenti, hai fatto onore alla tua reputazione di giallista 👏

Ti ringrazio ancora tantissimo, anche per avere accettato di giocare con me. Ti saluto e ti faccio mille in bocca al lupo per Una notte buia di settembre e per tutti i tuoi progetti letterari e non 🙏 Alla prossima!

Grazie mille, a presto!

 

E voi avete provato a indovinare chi è il colpevole?  

Trovate la soluzione qui sotto: evidenziate lo spazio tra le due 🔎 e potrete leggere la spiegazione scritta in bianco 💪

Evidenzia da qui 🔎 A lasciare l'investigatore perplesso è il fatto che tutte le sospettate concordino sul dettaglio della tisana portata alla madre la notte dell'omicidio, perché almeno una delle tre avrebbe dovuto dire il contrario: se la storia della tisana è vera, la gemella B avrebbe dovuto negare; se è falsa, avrebbe dovuto negare la gemella A.

Perciò il detective rivede le deposizioni di tutte, considerando che ognuna di loro ha fatto tre affermazioni.

Lo schema di A dovrebbe essere: vero vero vero.

Quello di B dovrebbe essere: falso falso falso.

Quello della domestica potrebbe essere vero falso vero oppure falso vero falso.

Entrambe le ipotesi sulle affermazioni della domestica, però, contraddicono gli schemi delle altre due. Il detective capisce che qualcosa non torna e si interroga non solo sulle parole pronunciate dalle sospettate ma anche sui loro moventi: dall'avvocato ottiene la conferma che cercava e capisce che l'assassina deve essere una delle due gemelle, perché in caso di morte della madre sarebbero state loro a ereditare la casa e le proprietà della defunta. La domestica invece non avrebbe avuto movente per l'assassinio, anzi con la morte della signora avrebbe perso il lavoro.

Però una delle sorelle da sola non avrebbe potuto farla franca, perché le affermazioni dell'altra l'avrebbero incastrata. A questo punto il detective sospetta che abbiano ucciso la madre insieme, anche perché entrambe avrebbero beneficiato dell'eredità: le figlie della vittima sono gemelle, quindi sono identiche... Tanto da potersi scambiare di posto senza che un estraneo se ne accorga, in modo da confondere le acque. Per provare la sua teoria, l'ispettore deve solo analizzare le affermazioni di A e B tenendo conto dei ruoli invertiti e delle singole parole pronunciate da ognuna di loro.

La finta A dice solo bugie; quindi non è vero che l'assassina è la domestica, né che la domestica portava una tisana alla madre tutte le sere, né che la domestica sapeva che il nascondiglio della pistola fosse nel cassettone della biancheria.

La finta B invece dice solo la verità; ed è vero che A è l'assassina (perché entrambe hanno ucciso la madre), è vero che quella sera la domestica ha portato una tisana alla madre (ma non è detto che ciò avvenisse tutte le sere) ed è vero che la domestica conosceva il nascondiglio della pistola (il quale però non era necessariamente nel cassettone della biancheria).

Venendo alla domestica, se il suo schema fosse vero falso vero verrebbe contraddetta l'informazione della tisana, che invece è stata confermata dalle sorelle. Quindi lo schema della domestica è falso vero falso; è falso che lei non sa quale delle gemelle abbia ucciso la madre, perché sa di non essere lei l'assassina e sa che B non può essere B perché ha detto la verità sulla tisana. Quindi sa che le gemelle si sono scambiate di posto dopo avere ucciso la madre. Invece è vero che lei ha portato la tisana alla madre la notte precedente ed è falso che non sapeva che la madre avesse una pistola (perché la sorella che dice la verità ha confermato che la domestica conosceva il nascondiglio della pistola). 

Le colpevoli dell'omicidio sono quindi A e B, e per avere conferma dello scambio di posto il detective deve chiedere alla presunta B se lei è veramente B. 🔎 a qui

 

Fatemi sapere se il giochino vi è riuscito o se almeno io sono riuscita ad aggiungere un sorriso al vostro Halloween 👾 Vi do appuntamento a presto con la recensione di Una notte buia di settembre, e vi auguro una giornata librosamente mostruosa 💣

Come sempre, stay bookish... Stay creepy 🎃

 Elisa 🧙‍♀️ 

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