
Buongiorno tesori! In quest'anno che ci ha letteralmente asfissiato con il Dante dì, facendoci vivere dal giorno alla notte tra paradiso, purgatorio e inferno, ecco finalmente un libro diverso, fuori dagli schemi e... decisamente sbagliato! Pronti? Lasciate ogni speranza oh voi che entrate e lanciatevi con noi nell'inferno spiegato male!
Dante avrebbe voluto andarsene in vacanza a Lanzarote, ma Virgilio fa carte false per trascinarlo… all’Inferno. Un posto bellissimo, con le fiamme come nei concerti metal! E dove si va sempre in discesa, come sugli acquascivoli… Quando si ritrova circondato da rocce, lamenti e urla che neanche a un concerto di Ariana Grande, Dante capisce di essere proprio sfortunato. Vatti a fidare degli amici! Dopo aver affrontato fiumi vorticosi, dannati tormentati da orrendi supplizi e diavoli dagli occhi di brace, alla fine di ogni cerchio, girone o bolgia lo aspetta un bivio. Quale strada porta all’uscita? Quella di mattoni gialli con un cartello che indica “OZ”. Qualcosa non va! Meno male che per ogni dubbio si può chiedere a Specchietto, perché Specchietto sa sempre tutto… La Divina Commedia è disseminata di ostacoli e livelli da superare, proprio come un gioco! Un approccio inedito e ingaggiante per scoprire tutto quello che dovreste sapere sul capolavoro dantesco, canto dopo canto, con istruttivi e originali box di approfondimento su personaggi, meccanismi e struttura dell’opera. Pieno zeppo di scoppiettanti trovate, enigmi e prove da risolvere, un libro-game imperdibile che vi catturerà con l’umorismo di un grande maestro e le vignette del popolarissimo DAW di “A” come ignoranza. Età di lettura: da 11 anni.
Divertente, dissacrante e decisamente più leggero da leggere della vera e ormai memorizzata Divina Commedia, questo inferno è non solo un momento di gioia da passarsi tra gironi infernali e fiamme degli inferi, ma è anche una bella ventata di aria fresca in un anno in cui ci hanno davvero ammorbato con Dante in ogni salsa.
In questo divertentissimo libro, vediamo una nuova chiave dell'inferno dantesco in cui Ulisse ha solo avuto sfiga e Ercole si perde in giro le colonne manco fossero i panni sporchi del giorno prima lanciati su una sedia a caso.
Un bel libro, leggero, sinceramente molto ironico ma che non scade nel volgare, nel qualunquismo o nel politico, facendoci passare qualche ora di pura felicità e relax.
I disegni di Daw sono terribilmente calzanti e sinceramente ho davvero apprezzato il tratto pulito e chiaro che mi hanno permesso di godere appieno del libro senza perdermi neppure un dettaglio.
Quello che incontriamo in questo libro è un Dante diverso dal solito, che da libero sfogo a quello che abbiamo sempre pensato ogni volta che abbiamo letto a scuola l'inferno e tra citazioni e rottura della quarta parete in perfetto stile deadpool arrivare all'ultima pagina è un viaggio di pochissime ore.
Davvero un libro consigliatissimo, sia per chi ha visto più e più volte il mondo dantesto, sia per chi non ha mai avuto ancora la sciagur... il piacere di scontrarsi con quelle selva oscura che ha fatto perdere la strada a Dante ante manco fosse il gps di google quando non prende il satellite.
Grazie come sempre alla CE e alla organizzatrice del review party che mi hanno finalmente strappato un sorriso in un anno in cui sentire parlare di Dante mi stava facendo davvero venire l'orticaria!
Come sempre... alla prossima.
F.R.

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