Recensione - "L'Isola dei Demoni" di Ilaria Vecchietti

Ben ritrovati, miei amati readers 💜

Come vi avevo promesso una settimana fa, oggi torno con la recensione di un libro scritto da una persona speciale. Una grandissima amica, un'autrice ricca di immaginazione e talento e una blogger con i fiocchi: se lunedì scorso vi siete persi la stupenda intervista che Ilaria Vecchietti mi ha gentilmente concesso, vi consiglio di andare subito a recuperarla qui. Per me è stato un onore e un privilegio poter parlare con lei della sua vita da blogger e scrittrice, e vorrei davvero condividere questo piacere con tutti voi 😉

Come vi avevo accennato, Ilaria mi ha anche regalato una copia di uno dei suoi romanzi: perciò colgo l'occasione per ringraziarla pubblicamente per la sua generosità 💖

L'Isola dei Demoni è un'opera intrigante, che mi ha fatta partire per un lungo viaggio nella fantasia. Ho molte cose da dire in merito, perciò... Shall we? 😀



 

C'è una caratteristica che secondo me accomuna la maggior parte dei libri "belli", ed è la capacità di fare compagnia al lettore. A meno che un'opera non nasca con il preciso intento di turbare, scandalizzare o disgustare il fruitore (perché non dimentichiamo che l'arte può avere anche un simile scopo), va da sé che nei romanzi cerchiamo una sorta di amico.

E, quando penso a L'Isola dei Demoni, ho proprio questa impressione: un libro che mi aspetta finché non comincio a sfogliarlo e riprendo da dove mi ero fermata l'ultima volta (oddio, in realtà ho letto una copia digitale, ma avete capito cosa intendo 😅), anzi un intero gruppo di amici che è lì per me tra le pagine.

C'è sempre lui, il protagonista un po' ingenuotto sul quale nessuno punterebbe cinque centesimi; quel ragazzo inconsapevole dei propri talenti che alla fine sorprende tutti perché non sembra nemmeno dare troppo valore al tesoro che possiede. Elia ha un dono che molti invidierebbero, eppure non sembra interessato a farne la sua ragione di vita o la ragione per cui gli altri dovrebbero ammirarlo. E, forse proprio per questo, tale dono finisce per brillare ancora di più.

E c'è, al contrario, quel personaggio a cui non è concessa la stessa spontaneità perché porta sulle spalle l'eredità di una famiglia importante. Rigoberto possiede a sua volta un dono notevole e ha persino un lignaggio nobile, ma un bagaglio del genere lo ha fatto diventare superbo e, in qualche modo, solo. Perché è figlio di un signore, ma quello del sovrano è un mestiere solitario. Rigoberto ha fatto della sua convinzione di essere migliore una specie di fortezza: la quale, più che tenere lontani gli altri, tiene lui prigioniero. Rigoberto è l'irraggiungibile, l'amico dalla vita perfetta che poi, alla fine, è un bambino spaventato dalla paura di non essere apprezzato.

C'è Grigoria, la ragazza misteriosa che incuriosisce e intimorisce al tempo stesso.

 

 


 

Tutti loro, mossi da interessi differenti, si ritrovano insieme per sostenere un esame importante; ma, anche se vivono in un regno immaginario e sono in possesso di poteri sovrannaturali, sembrano i ragazzi che potremmo incrociare lungo i corridoi del liceo o dell'università, o magari per le vie del centro. Dopo qualche capitolo il lettore inizia a riconoscerli e a "salutarli" quando li incontra, poi prende l'abitudine di sedersi al loro tavolo all'ora di pranzo e impara a custodire i loro segreti. Comincia a capirli, sa che quando ha bisogno di ottimismo deve chiedere a Elia e quando invece gli serve introspezione è meglio cercare Grigoria o Leandro (un altro tra i personaggi principali del romanzo). Proprio come accade nella vita vera in un gruppo formato da elementi eterogenei.

Poco importa che questi amici non siano persone in carne e ossa ma parole stampate sulla carta o sullo schermo, perché sono reali nel momento in cui le loro avventure accadono nella mente del lettore. E a dire il vero non tutte le opere hanno il pregio di tenere compagnia: alcune scorrono via come se lo scrittore stesse soltanto dialogando con sé stesso, senza coinvolgere lo spettatore esterno che si approccia alla storia.

L'Isola dei Demoni fa compagnia; e mi piace pensare che questa bella caratteristica non sia merito solo del talento dell'autrice, ma anche della sua profondità: quando un libro nasce per rispondere a un'esigenza del cuore, e non per un mero esercizio dell'abilità e della mano, porta in sé una scintilla di sensibilità che lo rende speciale. Quando un libro nasce come risposta alla solitudine, o magari alle difficoltà di tempi particolarmente bui, allora in quel libro si potrà trovare la compagnia di amici forse non perfetti ma significativi, e la speranza di superare anche le prove più dure.

Così la scrittura diventa un tramite attraverso cui l'autore si esprime e cerca di donare ai suoi lettori ciò che lui stesso ritiene sacro. Così il fantasy, questo genere a volte disprezzato e troppo spesso maltrattato, diviene un'allegoria della realtà nel nostro mondo: dove la magia non esiste, ma esiste l'energia vitale insita in ogni essere umano.

Nel romanzo della mia amica Ilaria ho trovato tutto questo, e molte altre cose preziose.

 

 


 

 

Per onestà intelletturale devo dire che credo che lo stile dell'autrice fosse forse ancora un po' acerbo al momento della realizzazione dell'opera, già notevole di suo ma ancora bisognoso di essere nutrito dallo studio e dall'esperienza; so però che Ilaria sta appunto studiando, e ho ragione di aspettarmi grandi, luminosi capolavori dalla sua penna 😊

E comunque, L'Isola dei Demoni è un'opera che merita di essere letta, soprattutto perché (immagino di averlo ripetuto più o meno in ogni recensione, ma è sempre vero) stiamo attraversando giorni ingrati e abbiamo bisogno di ogni barlume di vita in grado di rischiarare il cammino. Un libro, un bel libro, è una candela che non si consuma mai.

 

 



Ricordatevi del romanzo di Ilaria, anzi dei romanzi, quando comincerete a pensare ai regali di Natale: che sia un dono per voi o per qualcuno che amate, non sarà un gesto sprecato 😉

A questo proposito vi ricordo che potete acquistare qui la vostra copia cartacea, e qui il digitale. Inoltre ci tengo a riproporvi il book trailer dell'opera, perché semplicemente adoro queste cose 😍

Lo trovate qui, e se gli date un'occhiata vi consiglio di iscrivervi al canale Youtube di Buona Lettura, il blog gestito da Ilaria. Questa ragazza è veramente instancabile, è molto attiva sui social e sul sito e sono certa che le sue recensioni vi piaceranno!

Perciò dovete assolutamente seguirla. Ci conto davvero.

Intanto vi ringrazio per avere seguito me in questo viaggio sull'Isola dei Demoni, e vi do appuntamento al prossimo libro... Alla prossima emozione 💗

Stay bookish!

Elisa 🌸

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