Review Party "L'uomo nei sogni" di Simone Ruggerini

Ben ritrovati, miei amati readers 💜

L'ultima settimana di lavoro prima delle vacanze natalizie. State già sognando le feste oppure siete ancora sommersi nelle ultime commissioni da sbrigare prima di darvi al riposo assoluto?

In ogni caso, spero che abbiate cinque minuti per me. Perché vi parlerò di un libro davvero molto, molto particolare... un libro che ho semplicemente adorato!

Ma andiamo con ordine: se avete letto il mio ultimo articolo, sapete che mi riferisco a L'uomo nei sogni, un thriller psicologico di Simone Ruggerini. Oggi ho il privilegio di aprire le danze di un Review Party dedicato al romanzo, che continuerà fino a venerdì 😊

Dato che siamo in tempo di doni, non dimenticate di infilare anche un bel libro nel sacco di rosso di Babbo Natale; perché ci sono alcuni tipi di regali che in qualche modo risultano sempre utili e di buon gusto: per esempio i dolci. E i libri. A regalare un libro non si fa mai peccato 💙

Quindi ne approfitto fin da subito per lasciarvi il link d'acquisto di L'uomo nei sogni: prendete qui la vostra copia, e ricordatevi di seguire l'autore sulla sua pagina Facebook (qui). 

Simone è uno scrittore interessante, perché ha talento e soprattutto perché mette sempre un po' delle sue conoscenze nelle opere che scrive; alcuni di voi ricorederanno infatti che lui lavora come psicoterapeuta, perciò nei suoi romanzi non manca mai l'elemento psicologico. Unito a una speciale passione per il thriller e alla capacità di creare atmosfere molto suggestive 😊

In questo caso la chiave di lettura psicologica del romanzo sono i sogni. Un argomento che ha sempre stimolato tanto la mia immaginazione, e infatti la scorsa settimana ho partecipato al Blog Tour incentrato sul romanzo presentando una tappa dedicata proprio ai sogni 😊 Se ve la siete persa, la trovate qui!

Però adesso è arrivato il momento di dirvi nello specifico cosa penso della storia 😉

 




Allora, la cosa più bella e incredibile di questo libro... Non posso dirvela, perché si tratta del colpo di scena finale 😂

Se vi spoilerassi qualcosa poi mi meriterei di trovare il carbone nella calza alla Befana, e soprattutto farei un enorme torto al libro e a voi, togliendovi il piacere di leggere con i vostri occhi cosa succede. Posso solo assicurarvi che stavolta si tratta di un plot twist da un milione di euro. E l'aspetto migliore, secondo me, è che non sembra per niente fuori luogo anche se è parecchio grosso: in molti romanzi (soprattutto nei thriller) capita di trovare dei finali assurdi, scritti semplicemente per fare spalancare la bocca al lettore e per andare a parare su un risvolto che nessuno avrebbe mai potuto immaginare. Un colpo di scena privo di logica, però, non è un pregio ma un difetto.

Nel caso di L'uomo nei sogni, invece, il plot twist colpisce come una cannonata e poi, se il lettore ci ragiona, scopre che tutto ha senso tenendo conto delle circostanze raccontate nella trama. Ciò che accade nel finale è probabilmente raro, forse difficile da spiegare, ma non impossibile o del tutto irrealistico; e questo ci fa capire che Simone è uno scrittore saggio, e che conosce davvero la materia di cui tratta. Perché credo che la psicologia interessi più o meno a tutti, però abbiamo anche diversi esempi di cosa succede quando si cerca di tirare in ballo tematiche psicologiche esaminate in modo superficiale.

Invece qui l'autore ha compiuto una scelta oculata, in grado di conciliare l'effetto "wow" a una riflessione che il lettore può fare a posteriori sulla situazione del protagonista, ritrovandovi degli elementi plausibili.

Per certi versi il finale del romanzo mi ha ricordato quello di un film che ho amato e che è a sua volta un thriller psicologico (anche se si basa su argomenti diversi rispetto al libro di Simone): avete mai visto Hide and Seek, con Robert De Niro e Dakota Fanning? Nella pellicola, De Niro è uno psichiatra che si trova a fare i conti con un certo Charlie, un "amico immaginario" di sua figlia che diventa sempre più oscuro. Per tutto il tempo lui impazzisce per cercare di capire chi sia questa ombra nera che gioca a nascondino, ma nel finale scopre di essere lui stesso Charlie.

Ovviamente la storia è un po' sopra le righe nel complesso, perché i casi di doppia personalità sono piuttosto rari e comunque è difficile che nella realtà le cose possano andare come nel film, tuttavia io lo giudico un plot twist intelligente, il quale in linea di massima non chiede allo spettatore di sospendere troppo l'incredulità.

Il finale del libro di Simone forse è ancora più elegante e raffinato, perché è davvero basato sulla psicologia, sull'introspezione e sulla mente del protagonista. Potrei quasi dire che la mente è il luogo dove tutt... No, non posso dire niente 😂

Sappiate solo che vale la pena di leggere fino all'ultima pagina.

E non credo nemmeno che farete fatica ad arrivare in fondo al romanzo perché, al di là del plot twist, anche il percorso che l'autore traccia nel libro vale la pena di essere vissuto. Si tratta di un viaggio onirico, avvolto da quella tristezza patinata che hanno spesso i sogni: quando vi sembra di guardarvi dall'esterno mentre sognate, ma nello stesso tempo tutto è così reale da apparire più vero dell'esistenza da svegli. Poiché ciò che avviene nel mondo concreto è sempre qualcosa che tocca dall'esterno, mentre nei sogni è tutto "dentro". Nei sogni tutto è un "tu", tutto è un risvolto di te stesso e quindi tutto ti appartiene. Forse non c'è nulla di più reale in un sogno. Forse, come ci ha insegnato Matrix, la mente considera reale solo ciò che ritiene vero, e in fondo non le importa granché del resto.

Nei sogni descritti da Simone c'è sempre un sentore di antica premonizione, perché la mente dialoga con sé stessa. La mente del protagonista conosce ogni sua paura, ogni suo dolore, e glieli mostra sotto forma di simboli e ombre nei sogni. Così la parte conscia della mente di Tommaso sente una voce in tali simboli e in tali ombre, come una storia che lui già conosce ma della quale non riesce a decifrare tutte le parole. I sogni di Tommaso sono presagi, sono moniti, sono maschere che cadono e veli che si scostano a poco a poco, in un labirinto creato da una parte profonda della mente per aiutare quella più superficiale a capire.

E poi, in questo romanzo ho trovato un dettaglio che mi tocca tantissimo a livello personale, al punto che quando l'ho incontrato verso la fine della storia non potevo quasi crederci. Sembrava davvero che l'opera mi stesse parlando, direttamente con me e proprio nel momento in cui quella determinata tematica si era affacciata nella mia vita. Non so come chiamare questa coincidenza, ma sono grata che si sia verificata.

Mi riferisco al concetto di guarigione del bambino interiore, un argomento che fino a pochi mesi fa non mi avrebbe detto granché e che invece adesso ritengo importantissimo. Ancora, non posso fare spoiler ma posso dirvi che aiutare il proprio bambino interiore a guarire significa ritornare ai dolori dell'infanzia che hanno lasciato un segno su di noi anche nell'età adulta... E parlare con quel bambino spaventato, fargli capire che nonostante tutto siamo sopravvissuti e che adesso possiamo prenderci cura di lui. Fargli sapere che esiste un futuro, oltre quel dolore. Non so se avete mai ascoltato Una chiave, una bellissima canzone di Caparezza uscita alcuni anni fa: ecco, credo proprio che lì il cantante stia dialogando con il sé stesso bambino, spiegandogli che ogni porta incontrata sul cammino ha poi avuto la sua chiave.

Questa tematica ha un'importanza fondamentale in L'uomo nei sogni, e la parte a essa dedicata è dolce, commovente, malinconica ma anche tanto luminosa.

E insomma, ho amato questo libro. Se devo proprio trovargli un difettuccio, direi che forse alcuni dettagli della prosa avrebbero potuto essere migliorati da un ulteriore giro di editing prima della pubblicazione: tuttavia sappiate che lo stile di Simone è davvero ottimo, io mi riferisco più che altro a ripetizioni, piccoli refusi e cose di poco conto 😊

All'autore posso solo consigliare di continuare a scrivere, perché secondo me ha un potenziale incredibile. E a voi, naturalmente, consiglio di leggere il libro!

E di andare a cercare anche le altre recensioni, per sapere cosa pensano i miei colleghi blogger di questo gioiellino.

Colgo anche l'occasione per augurare a tutti voi un fantastico Natale e un anno nuovo che... Non lo so, metteteci quello che volete sentirvi dire 💝

Ma soprattutto, stay bookish!


Elisa 🌸

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